GENTILE, Luigi
Nacque a Macerata il 5 ag. 1851 da Vincenzo e Vittoria Biroresi. Iscrittosi all'Istituto di studi superiori di Firenze, fu allievo di A. Bartoli, che lo chiamò, dopo il conseguimento della laurea in lettere, a collaborare alla compilazione del catalogo I manoscritti italiani della Biblioteca nazionale di Firenze descritti da una società di studiosi sotto la direzione del prof. A. Bartoli (Firenze 1879-85), opera ponderosa rimasta interrotta al quarto volume.
Questi anni furono per il G. densi di studi e di attività filologica, rivolta soprattutto ai testi dell'antica poesia italiana, da cui scaturirono alcune edizioni da lui curate in linea con gli indirizzi ecdotici della scuola storica: Cinque rispetti inediti del secolo XV (Firenze 1881), Quattordici canzoni musicali inedite (ibid. 1884), Rime inedite di Iacopo da Montepulciano e d'altri a lui (in Giornale storico della letteratura italiana, II [1884], 3, pp. 222-230) e, in collaborazione con A. Straccali, Tre novelline antiche: saggio di un testo inedito del sec. XIII citato dalla Crusca (Firenze 1887). Nello stesso periodo partecipò attivamente alla vita della Rivista critica della letteratura italiana, diretta da T. Casini, S. Morpurgo e A. Zenatti (Carannante, p. 127).
Intanto, al termine della sua collaborazione con il Bartoli, il G. si era dedicato all'insegnamento nei licei di Fano (1883-84), Spoleto (1884-85) e Viterbo (1885-86), città in cui diresse il locale ginnasio, per tornare poi, dal 1886 al 1904 e ancora su chiamata del Bartoli, presso la Biblioteca nazionale centrale di Firenze, in qualità di comandato dal ministero della Pubblica Istruzione, con l'incarico di riordinare e compilare il catalogo dei manoscritti del Fondo Palatino. Il G. attese, con scrupolo filologico ed erudizione bibliografica, alla conduzione di questo lavoro i cui risultati si concretizzarono in una monumentale pubblicazione della serie Indici e cataloghi del ministero della Pubblica Istruzione: I codici Palatini della R. Biblioteca nazionale centrale di Firenze (Roma 1885-90), interrotta alla dispensa 6 del secondo volume (ms. 1006).
L'opera, che descrive in minuziose schede bibliografiche anche alcuni preziosi codici danteschi (quattordici della Commedia, uno del Convivio, uno della Vita nuova, e dieci delle Rime), fu portata a termine successivamente da P.L. Rambaldi e A. Saitta Revignas (I manoscritti Palatini…, III, Roma 1950). Nella Prefazione (I, pp. VII-XLIII) il G. ricostruisce la storia del Fondo Palatino, a partire dal sec. XVII, fino alla costituzione della nuova Palatina, voluta da Ferdinando III di Asburgo Lorena dopo la dispersione della collezione operata da Pietro Leopoldo I, per giungere, quindi, nel 1861, alla fusione con la Magliabechiana. Nella sua ricostruzione il G. non trascura di fondere l'oggettività documentaria dei dati storici e bibliografici con un gusto dell'interpretazione e della narrazione psicologica che lo porta a tratteggiare i profili dei principali protagonisti delle vicende della biblioteca. In questo senso anche il G., come il suo maestro Bartoli, si rivela un esponente anomalo della scuola storica, nel lasciare spazio a ipotesi, congetture e ricostruzioni critiche ad ampio raggio.
Dalla consuetudine con i manoscritti del Fondo Palatino il G. trasse spunto per altri lavori. In particolare, studiando il codice Palatino 313 nell'articolo Il codice Poggiali della Divina Commedia (in Rivista delle biblioteche, I [1888], 1-2, pp. 20-24; 3-4, pp. 55-58), egli dimostrò, attraverso un esame ravvicinato delle miniature, la necessità di una postdatazione del manoscritto utilizzato da G. Poggiali per la sua edizione ottocentesca del poema dantesco.
Durante il lungo periodo di distacco presso la biblioteca il G. non interruppe la sua carriera scolastica, ricoprendo l'incarico di direttore di ginnasio nei licei fiorentini Galilei e Michelangelo, a partire dal 1894. Concluso il comando presso la Nazionale fiorentina, il G. tornò all'insegnamento attivo. Dal 1905 al 1907 fu docente di lettere nel liceo Forteguerri di Pistoia, quindi, a conclusione della sua attività, prestò servizio al T. Tasso di Salerno (1908-09).
Le sue ricerche erudite furono prevalentemente dedicate ad approfondire alcuni aspetti della vita e dell'opera di Dante Alighieri: Di un documento per la nascita di Dante (in Bullettino della Società dantesca italiana, I [1891], 5-6, pp. 39-45) e Le antiche chiose anonime all'Inferno di Dante secondo il testo Marciano (ibid., n.s., VIII [1901], 8, pp. 300-302).
Nel primo studio, prendendo spunto da un libro di V. Imbriani (Studi danteschi, Firenze 1891), il G. analizza il contratto di vendita con cui, nel 1283, Dante cedette a Tedaldo d'Orlando Rustichelli un credito di 21 lire ereditato dal padre e ne deduce, con l'ausilio anche di altri documenti, che l'anno di nascita dell'Alighieri sia il 1265. Nel secondo lavoro, la recensione a un omonimo volume di G. Avalle, il G. giudica le chiose anonime all'Inferno contenute nel testo Marciano mal pubblicate dal moderno editore e, più in generale, poco importanti ai fini dell'esegesi dantesca.
Il G. morì a Firenze il 4 luglio 1921.
Oltre ai lavori già citati, del G. si ricordano: Le facezie di Poggio Fiorentino nuovamente tradotte, in Rivista critica della letteratura italiana, I (1884), 2, pp. 56 s.; "Carlo Mainetto": frammento di un cantare toscano del secolo XIV, Firenze 1891; si vedano anche le seguenti recensioni a: S. Ferrari, Il Mago. Arcane fantasie, aggiuntevi le rime di eccellenti poeti all'autore, in Rivista critica della letteratura ital., I (1884), 5, pp. 130-134; G. Marradi, Ricordi lirici, ibid., II (1885), 4, pp. 97-102; D.A. Brandi, Le sette allegrezze d'Amore: poesia inedita attribuita a Lorenzo de' Medici e Id., Canzonette di Lorenzo il Magnifico, estratte da un codice Magliabechiano scritto fra gli anni 1483-88, ibid., III (1886), 5, pp. 143-146; Bibliotechina grassoccia. Capricci e curiosità letterarie inedite o rare, ibid., 6, pp. 182 s.; A. Pippi, Storie fiorentine di Niccolò Machiavelli, ibid., IV (1887), 4, pp. 122 s.; F. Carta, Codici corali e libri a stampa miniati della Biblioteca nazionale di Milano: catalogo descrittivo, in Rivista critica della letteratura italiana, n.s., VII (1891), 4, pp. 114-117.
Fonti e Bibl.: Necr. in Bollettino delle pubblicazioni italiane, XXXVI (1921), 243, p. XXXV; A. Zenatti, in Rivista critica della letteratura italiana, I (1884), 4, pp. 121 s. (rec. a Quattordici canzoni musicali inedite); Bollettino bibliografico, VI (1890), 2, pp. 54 s. (rec. a I codici Palatini…); A. Carannante, La "Rivista critica della letteratura italiana", in La Rassegna della letteratura italiana, s. 8, XCVI (1992), 1-2, p. 127; C. Frati, Dizionario bio-bibliografico dei bibliotecari e dei bibliofili italiani dal sec. XIV al XIX, a cura di A. Sorbelli, Firenze 1934, p. 255; Enc. dantesca, III, Roma 1971, ad vocem.