GALVANI, Luigi
Nacque a Pesaro il 3 apr. 1878 da Adrualdo, discendente del famoso fisiologo Luigi Galvani, e da Maria Poghetti.
Si laureò in statistica economica nel 1902 all'Università di Bologna; dove fu, dal 1903 al 1907, assistente straordinario alla cattedra di algebra e geometria analitica e, negli anni 1907-08, assistente effettivo di geodesia teoretica. Nel 1908 vinse i concorsi generali e speciali e diventò ordinario di matematica e fisica nelle scuole secondarie, insegnando in diversi licei e istituti fino al 1931. Questo lungo periodo nell'insegnamento secondario fu tuttavia segnato da molte altre attività. Nel periodo 1910-12 fu assistente effettivo di calcolo infinitesimale presso l'Università di Cagliari. La sua attività didattica fu interrotta durante gli anni 1915-20 in cui prestò servizio sotto le armi come ufficiale del genio ed ebbe importanti incarichi organizzativi: dapprima nel sottosegretariato Armi e Munizioni e successivamente nella giunta esecutiva del Comitato interministeriale per la sistemazione delle industrie di guerra. Il 28 ag. 1926 fu assegnato per comando presso l'Istituto centrale di statistica (ISTAT), dove era stato chiamato dal presidente C. Gini, dapprima in qualità di sottocapo del reparto studi e poi come capo del servizio matematico e cartografico. Diversi resoconti delle sue attività nell'ambito di quei servizi furono pubblicati negli Annali di statistica: tra queste vanno menzionate la direzione dei lavori per la costruzione dell'Atlante statistico italiano e la direzione del Notiziario demografico, e inoltre le lezioni di avviamento e conferenze di divulgazione sulle applicazioni elementari della matematica alla statistica e sull'ordinamento e l'attività dell'ISTAT. Nel 1929 accettò anche l'incarico - poi confermatogli per l'anno successivo - di un corso di statistica metodologica presso la Scuola di statistica dell'Università di Roma. La sua collaborazione all'ISTAT si prolungò fino al 1936; nel frattempo vinse il concorso a cattedra di statistica metodologica, demografica ed economica presso l'Istituto superiore di scienze economiche e commerciali di Venezia e dal 1° nov. 1931 insegnò tale disciplina.
Nel 1932 il G. fu chiamato dalla facoltà di scienze economiche dell'Università di Napoli e negli anni successivi egli cumulò l'incarico presso l'ISTAT con quello universitario. In quegli anni l'attività del G. nell'ambito della statistica si consolidò in tre direzioni: la ricerca scientifica, la ricerca applicata e l'attività di tecnico dell'organizzazione statistica. Un'importante svolta nella carriera accademica e scientifica del G. si verificò nel 1936, anno in cui accettò l'invito della facoltà di filosofia, scienze e lettere dell'Università nazionale di San Paolo (Brasile) a ricoprire la cattedra di statistica. Oltre all'attività didattica, anche in Brasile collaborò attivamente con l'amministrazione pubblica nella formazione statistica dei funzionari e come esperto di questioni statistiche; in particolare gli fu affidato l'incarico di esaminare i progetti di riforma e centralizzazione dei servizi statistici dello Stato di San Paolo.
Nel 1942 ritornò in Italia a causa della situazione politica internazionale e riprese l'attività didattica presso l'Università di Napoli, fino a che nel 1946 fu chiamato alla cattedra di statistica economica presso la facoltà di scienze statistiche, demografiche ed attuariali dell'Università di Roma, dove insegnò fino al 1953.
Il G. fu membro di diverse istituzioni scientifiche, fra cui la Società italiana degli economisti, la Società italiana di sociologia, la Società italiana di economia, demografia e statistica e il Comitato italiano per lo studio del reddito e della ricchezza; fu inoltre membro titolare dell'Istituto internazionale di statistica e membro dell'ufficio di presidenza della Società italiana di statistica. Oltre a svolgere il ruolo di direttore del Notiziario demograficoISTAT, collaborò alla pubblicazione di altre riviste, come membro del consiglio direttivo di Mathesis, del comitato scientifico di Statistica e della redazione di Metron. Riv. internazionale di statistica, fondata nel 1920 da C. Gini. Ricevette le nomine di commendatore dell'Ordine della Corona d'Italia e cavaliere dell'Ordine Mauriziano. Fu attivo collaboratore della Enciclopedia Italiana, per la quale scrisse, dal 1931 in poi, la gran parte delle voci relative alla statistica.
La sua produzione scientifica fino al 1921 è dedicata a questioni varie di analisi matematica, sulle quali pubblicò una serie di articoli in riviste quali il Bollettino di matematica di Bologna, il Periodico di matematica, il Giornale di matematiche di Battaglini o i Rendiconti del Circolo matematico di Palermo. Dopo la sua chiamata all'ISTAT ebbero inizio le sue ricerche più significative, dedicate a problemi di statistica e di demografia, riguardanti sia aspetti teorici sia questioni applicate collegate, in particolare relative alla popolazione italiana. Il suo primo lavoro in questo campo fu pubblicato nel 1926 su Metron. Riv. intern. di statistica (La stagionalità delle nascite nelle singole famiglie, IV [1926], 3-4, pp. 181-291). Nel 1928 presentò al convegno internazionale dei matematici di Bologna un contributo sulla Estensione del concetto di media e applicazioni allo studio della variabilità di una serie statistica (in Atti del Congresso intern. dei matematici, Bologna… 1928, vol. VI, Comunicazioni sezioni IV[A]-V-VII, Bologna 1932, pp. 123-131). Successivamente pubblicò diversi lavori in collaborazione con C. Gini (Di una applicazione del metodo rappresentativo all'ultimo censimento italiano della popolazione (1° dic. 1921), in Annali di statistica, s. 6, 1929, vol. IV, pp. 1-170; Di talune estensioni dei concetti di media ai caratteri qualitativi, in Metron. Riv. intern. di statistica, 1929, vol. VIII, pp. 3-209; Tavole di mortalità della popolazione italiana, in Annali di statistica, s. 6, 1931, vol. VIII, per complessive pp. I-XVI più 412 e con 7 tavv. fuori testo). Tra i suoi lavori più significativi citiamo: Contributi alla determinazione degli indici di variabilità per alcuni tipi di distribuzione, in Metron. Riv. intern. di statistica, 1931, vol. IX, n. 1, pp. 3-45; e Sulle curve di concentrazione relative a caratteri non limitati e limitati, ibid., 1932, vol. X, n. 3, pp. 61-73.
Fu autore di un importante manuale di statistica, Introduzione matematica allo studio del metodo statistico (Milano 1934), che fu tradotto in spagnolo nel 1935. Pubblicò anche alcune riflessioni sul ruolo della statistica nel contesto più generale della conoscenza matematica, tra cui Punti di contatto e scambi di concetti tra la statistica e la matematica, in Giorn. dell'Ist. ital. degli attuari, IV (1933), pp. 402-414 (comunicazione alla XXI Riunione della Società italiana per il progresso delle scienze).
Nel periodo trascorso in Brasile pubblicò in lingua portoghese, sia sulla Rivista brasilera de estatistica, sia su periodici ufficiali come la Revista do Arquivo municipal de Sâo Paulo o il Boletim do Departamento estadual de estatistica. La sua esperienza in questo paese gli ispirò inoltre un libro di viaggi Brasile moderno, terra incantata (con introd. di G. Luzzatto, Milano 1948). Dopo il suo ritorno dal Brasile pubblicò alcune nuove riflessioni sul metodo della popolazione tipo; si occupò anche del problema dell'economia dei trasporti; e negli ultimi anni si dedicò all'esame del metodo dei sondaggi. Una visione d'insieme dell'evoluzione demografica italiana, che era stata oggetto principale delle sue ricerche, fu pubblicata sotto il titolo L'evoluzione demografica italiana negli ultimi cento anni nel volume redatto sotto la direzione di C. Barbagallo 1848-1948. Cento anni di vita italiana (Milano 1950).
Il G. morì a Roma il 22 genn. 1954.
Fonti e Bibl.: Necr. in Riv. italiana di economia, demografia e statistica, VIII (1954), 1-2, pp. 135-142; in Statistica, XIV (1954), pp. 3-9 (con l'elenco dei lavori); in Riv. di politica economica, s. 3, XLIV (1954), pp. 125-135; F.G. Tricomi, Matematici ital. del primo sec. dello Stato unitario, in Mem. dell'Acc. delle scienze di Torino, classe di scienze fisiche, matematiche e naturali, s. 4, I (1962), p. 57; A. Codignola, L'Italia e gli italiani di oggi, Genova 1947, p. 353; Enc. Italiana, Appendice III, p. 697.