Attore e capocomico (Rifredi, Firenze, 1751 - Firenze 1832); dapprima orologiaio, recitò poi (1776) nella compagnia di G. Frilli, indi in quella di P. Andolfati a Napoli; tornato in patria, dal 1791 fu capocomico di una compagnia che recitava al teatro di Borgognissanti; pur rappresentando anche tragedie (fu socio nel 1798 di A. Morrocchesi), fu specialmente noto come attore comico e come autore di una ventina di commediole, di soggetto tratto da novelle e storie popolari. Vi campeggiava il carattere popolarissimo di Stenterello, da lui inventato (1798-1800) e impersonato fino a tarda età.