ESTE, Luigi d'
Cardinale, nato a Ferrara il 25 dicembre 1538 dal duca Ercole II e da Renata di Francia, morto a Roma il 30 dicembre 1586. Destinato dal padre e dallo zio, cardinale Ippolito II, alla carriera ecclesiastica, manifestò subito sotto il suo precettore, l'umanista Bartolomeo Ricci di Lugo, un'indole ribelle e contraria alla vita clericale, ma, essendo morto l'arcivescovo di Ferrara, il padre costrinse il giovinetto a prendere possesso del ricco beneficio. Tuttavia la ripugnanza di L. per la vita sacerdotale perdurò, e nel 1558 (d0po aver invano nel 1556 tentato di fuggire in Spagna), riparò in Francia, dove, con l'aiuto del duca di Guisa e di sua madre, entrò in trattative di matrimonio con la contessa di Saint-Paul, tanto da rifiutare l'offerta della porpora propostagli dallo zio, ma le pressioni del fratello Alfonso II, e della corte di Francia vinsero le sue resistenze, e L. fu fatto cardinale il 26 febbraio 1561 da papa Pio IV. Le sue aspirazioni matrimoniali però non cessarono, si può dire, mai, e anzi nel 1581 il duca Alfonso II, perduta ogni speranza di prole, gli proponeva di sposarsi per assicurare la successione. Ma la cosa non ebbe seguito anche per il rifiuto del papa.
Aveva un carattere aspro e violento per cui, per ragioni di interesse, fu spesso in contesa col fratello e con lo zio Ippolito. Entrò pure in conflitto due volte con i papi, anzi Gregorio XIII nel 1580 lo espulse dallo stato, misura poi revocata. Era provvisto di una rendita enorme, di circa 120.000 scudi d'oro all'anno, per la Protezione di Francia e i vescovadi di Ferrara, Auch e Narbona, ma la sua vita sregolata lo riduceva sempre fra i debiti. Compì la villa d'Este a Tivoli e, a Ferrara, il palazzo dei Diamanti, ma non si può dire che avesse, come lo zio cardinale Ippolito II, un vero gusto per l'arte. Nel 1565 accolse fra i suoi gentiluomini Torquato Tasso che egli protesse e che avea accennato a lui nel Rinaldo, promettendo di comporre un poema in suo onore.
Bibl.: G. Campori e A. Solerti, Luigi, Lucrezia e Leonora d'Este, Torino 1888. Numerose notizie in A. Solerti, Vita di Torquato Tasso, Torino 1895; un elogio del cardinale si trova fra le opere minori del Tasso; a Padova nel 1587 fu pubblicata da Seb. Forno Ordesi, faentino, una raccolta di Varii lamenti d'Europa nella morte di mons. Luigi d'Este; V. Pacifici, Luigi d'Este, in Atti e mem. Soc. tiburtina di st. e d'arte, IX-X (1929-30), pp. 3-128.