BARTOLINI, Luigi (App. I, p. 246)
Scrittore e incisore, morto a Roma il 16 maggio 1963. Come scrittore il B. ha approfondito da un lato le sue doti di bozzettista con un gusto sapiente e spregiudicato della satira, dall'altro quelle di polemista, con un impegno che permea ogni suo scritto sotto varie forme e in varie direzioni. Così, se il poeta si muove sempre tra un aperto godimento della natura in tutte le sue manifestazioni e un'ansiosa, ma anche disincantata, partecipazione alla vita delle cose e degli uomini (Poesie 1928-1938 ,1939; Poesie ad Anna Stickler, 1941; Poesie e satire, 1944; Liriche e polemiche, 1948; Pianete, 1953; Addio ai sogni, 1953; Ombre fra le metope, 1953; Poesie per Anita e Luciana, 1953; Al padre ed altri poemetti, 1958; 13 Canzonette, 1961, ma cfr. il volume postumo Poesie 1911-1963, a c. di G. Spagnoletti, 1964), il prosatore sembra voler tentare, sullo sfondo di una costante, ingenua autoesaltazione, tutte le strade: dal romanzo in cui il divertimento cede talora il passo al risentimento sociale (Ladri di biciclette, 1946, da cui il film di V. De Sica), all'amara e sorridente sperimentazione umana (Ragazza caduta in città, 1946; i racconti di Amata dopo, 1949; le cinquantotto prose di Signora malata di cuore, 1954) alla prosa d'arte immediatamente rilevabile (Tre prose d'arte, 1957) o abilmente travestita (Il mezzano Alipio, 1951), al pastiche realistico e allegorico insieme (Il mazzetto, 1959). Si tratta di una serie di creazioni o, talvolta, di prove in cui si rivela, accanto a un personalissimo gusto del linguaggio, un persistente tono impressionistico, una continua oscillazione tra realtà e vocazione al surreale e, sempre, una capacità di aprirsi ai più vasti registri stilistici, che è insieme il privilegio e il limite dell'opera di Bartolini. Altre sue opere in prosa, per vari motivi rilevanti, sono: Il cane scontento ed altri racconti, 1942; Vita di Anna Stickler, 1943; Della sottomissione, 1945; La caccia al fagiano, 1955; La pettegola ed altri racconti, 1959; Le acque del Basento, 1960. Numerosi i suoi scritti critici e polemici (Perché do ombra, 1945; Scritti sequestrati, 1945; Della decadenza della libertà di stampa, 1946; Il Polemico, 1959). All'attività letteraria B. continuò ad affiancare fino alla morte quella di pittore e, soprattutto, di grafico (acqueforti, litografie, disegni ecc.). Importanti esposizioni delle sue opere si ebbero a Roma, alla Calcografia nazionale (1962) e alla Quadriennale del 1965, e a Venezia alla Biennale del 1962.
Bibl.: G. De Robertis, in Scrittori del Novecento, Firenze 1940; Omaggio a L. Bartolini, in La fiera letteraria, 14 luglio 1963; M. Grillandi, ne I Contemporanei, III, Milano 1969; E. Falqui, in Novecento letterario italiano, I e III, Firenze 1970.