LOW HAM
Località del Somerset (Inghilterra), dove nel 1946 fu scavato un frigidarium delle terme di una grande villa romana, certo la residenza di campagna di un ricco latifondista o funzionario governativo del principio del sec. IV d. C. Nel pavimento fu trovato un mosaico, unico nel suo genere: intorno al quadro centrale gira una serie ininterrotta di quattro scene rivolte verso l'esterno, che illustrano la storia di Enea e Didone (Verg., Aen., i e iv): (i) a destra, tre navi troiane ancorate davanti a Cartagine, con Ascanio ed il Palladio nella nave di centro ed Acate in atto di ricevere dalle mani di un uomo, che sta nella nave più avanzata, una ghirlanda o una collana, dono per Didone; (ii) sopra, l'innamoramento di Enea e Didone per influsso di Venere e di Cupido, che ha preso le sembianze di Ascanio; (iii) a sinistra, la caccia di Didone, con Enea ed Ascanio; (iv) al disotto, l'amplesso degli amanti nella grotta. Il pannello centrale mostra Venere con due amorini ai lati, dei quali quello a destra è simbolo della vita, l'altro della morte. Il mosaico è stato eseguito con materiali locali circa la metà del IV sec. d. C.; i colori adoperati sono: scarlatto, cremisi, bianco, nero, bruno, giallo, oro, azzurro e grigio. Le scene furono probabilmente prese da libri di modelli, quali dovevano essere usati tanto dai mosaicisti quanto dai miniatori; esse richiamano infatti alcune delle miniature dei due codici illustrati di Virgilio della tarda antichità: il Codex Vaticanus Latinus 3225 e il Codex Vaticanus Latinus 3867, detto Romanus (v. didone, vol. iii, fig. 123).
Bibl.: J. M. C. Toynbee, in Journ. Rom. Stud., XXXVI, 1946, p. 142, tav. XI; R. Bianchi Bandinelli, Hellenistic-Bizantine Miniatures of the Iliad, Olten 1955, pp. 31, 168.