DILIGENTI, Lina
Figlia di Angelo e di Anna Pedretti, nacque a Torino nel 1861. Dopo la separazione dei genitori, seguì il padre nel suo soggiorno egiziano e fu, dal 1872 al 1874, ospite di un collegio di monache francesi del Cairo. Nel 1874, tornata in Italia, venne scritturata insieme col padre nella compagnia di Giacinta Pezzana. Debuttò in quello stesso anno a Trieste ne La signora delle camelie di Dumas con il ruolo di amorosa, un ruolo che, come nota C. Antona Traversi, si addiceva troppo poco alla sua fisionomia. Divenne quindi seconda donna, malgrado la giovanissima età, ed ottenne i primi lusinghieri successi interpretando la parte di Elisabetta nella Maria Stuarda di Schiller.
Formatasi in questi anni alla scuola della Pezzana, la D. imparò a misurarsi con il repertorio classico, interpretato con misura, eleganza e con una certa originalità espressiva, ma senza la passionalità tipica della maestra e si rivelò, vincendo a Milano il primo premio del concorso Paolo Ferrari, una delle promesse del teatro italiano. Nel 1877 passò, col padre, a far parte della compagnia di T. Salvini con ruoli di seconda donna. Pochi mesi dopo, nel gennaio del 1878, l'improvvisa morte della prima attrice della compagnia, Amalia Checchi Bozzo, durante una tournée a Parigi, indusse il Salvini a sostituirla con la D. che, a soli sedici anni, interpretò con successo sia i personaggi classici sia i personaggi moderni del repertorio salviniano. A Parigi, Berlino, Anversa, Budapest, Vienna la "acclamarono concordemente" (Antona Traversi, p. 50) nei ruoli shakespeariani di Ofelia nell'Amleto, di Desdemona nell'Otello, di lady Macbeth nel Macbeth e, inoltre, come Rosalia ne La morte civile di P. Giacometti e come Francesca nella Francesca da Rimini di G. D'Annunzio.
Lasciato il Salvini, la D. lavorò per un anno nella neofondata compagnia paterna e qui, seguendo le orme della Pezzana, si produsse nel ruolo di Amleto. Fu quindi scritturata nel 1881 dalla Pezzana per un giro di rappresentazioni all'estero e, l'anno successivo, da Adelaide Tessero come prima attrice a vicenda. Con questa compagnia la D. intraprese una lunga tournée che la portò nelle maggiori città dell'America meridionale, accolta da un caloroso consenso di pubblico e di critica. Tornata in Italia, rimase alcuni anni con la Tessero, finché le difficoltà economiche della compagnia non la indussero a scritturarsi come prima attrice con Enrico Dominici. Nel 1890 sposò l'attore Gennaro Marquez, rimanendone vedova dopo soli due anni. Continuò a recitare, sostenendo con grande decoro ruoli da protagonista in compagnie secondarie.
Morì a Bologna nel giugno del 1910.
Fonti e Bibl.: Roma, Biblioteca del Burcardo, Lettera di L. Diligenti a L. Rasi (12 giugno 1897); L. Rasi, I comici ital., I, Firenze 1897, p. 764; C. Antona Traversi, Le dimenticate, Torino 1931, pp. 49 ss.; N. Leonelli, Attori tragici, attori comici, Milano 1940, p. 303; Enc. dello spett., IV, coll. 704 s.