Nome comune delle specie ascritte alla famiglia Limulidi, Artropodi Chelicerati Merostomi, unici rappresentanti viventi degli Xifosuri.
I Limulidi comprendono 3 generi con 4 specie, un tempo riuniti nel genere Limulus. Marini, diffusi lungo le coste e in profondità, rappresentano un esempio classico di distribuzione discontinua di un gruppo tassonomico, in quanto Limulus polyphemus (fig. A e B) è proprio delle coste atlantiche dell’America Settentrionale, mentre Carcinoscorpius rotundicauda e il genere Tachypleus sono diffusi sulle coste indopacifiche.
Hanno robusto carapace circolare, convesso e appiattito, che si estende a scudo su corpo e appendici ed è articolato in 2 porzioni: anteriormente il prosoma, che porta i cheliceri, il paio di appendici preorali munite di chele, e 5 paia di appendici postorali chelate; posteriormente l’opistosoma, che porta le appendici laminari natatorie e i filamenti branchiali, e termina in un lungo telson.
Dapprima ascritti ai Crostacei, poi sono stati compresi negli Aracnidi con i quali presentano indubbie affinità, soprattutto per i cheliceri. Questo carattere suggerì di riunire Aracnidi e Merostomi nel sottotipo dei Chelicerati. I l. attuali conservano caratteristiche arcaiche derivate da quelle di forme primitive del Siluriano inferiore, che presentavano un addome articolato e segmentato (fig. C-E).