Lesniewski
Leśniewski Stanisław (Serpuchov, Mosca, 1886 - Varsavia 1939) matematico, logico e filosofo polacco. Fu esponente di spicco della scuola polacca di matematica e logica, cui appartengono anche K. Ajdukiewicz, J. Łukasiewicz e A. Tarski. Frequentò l’università di Monaco e fu allievo di W. Sierpiński all’università di Lwów (Leopoli). Dal 1919 fino alla morte fu professore di filosofia della matematica all’università di Varsavia, che, nel periodo tra le due guerre mondiali, fu probabilmente il più importante centro mondiale di studi sulla logica formale. Punto di partenza delle ricerche di Leśniewski fu la riflessione sui paradossi insiemistici; al fine di superarli, costruì un complesso intreccio di tre sistemi formali, annidati l’uno nell’altro, denominati prototetica (o “teoria delle tesi primarie”), ontologia e mereologia (cioè “teoria delle parti”), in cui l’usuale nozione di appartenenza a un insieme è sostituita da quella di parte costituente di un oggetto complesso. La prototetica è una generalizzazione della logica proposizionale nella quale figurano variabili per tutte le categorie generate a partire dalla categoria delle proposizioni e nella quale tali variabili possono essere quantificate. Quanto alla ontologia, il termine non è impiegato nello stesso senso in cui si usa tradizionalmente in metafisica; si tratta piuttosto di una teoria della predicazione sviluppata espandendo in modo opportuno la prototetica. Gli scritti di Leśniewski, personaggio anticonformista e originale, non ebbero un immediato impatto, soprattutto a causa di uno stile oscuro e dell’uso di una simbologia molto complessa. La sua opera fu scoperta successivamente soprattutto grazie agli scritti di alcuni suoi allievi che contribuirono a chiarirne il pensiero. Tra i suoi lavori: Studi logici (1913), Fondamenti della teoria generale degli insiemi (1916), Sui fondamenti della matematica (1927-31).