Uomo politico spagnolo (n. S. Juan del Molino, Messico, 1744 - m. forse Vergara 1824 circa), fratello di Manuel; recatosi dal natio Messico in Spagna (1761), divenne primo ufficiale della segreteria di stato. Venuto al governo M. Godoy Álvarez, dovette fuggire nelle province basche (1798), ove ottenne la carica di direttore del seminario patriottico di Vergara. Invasa la Spagna da Napoleone, si ritirò a Siviglia e poi a Cadice, finché, nominato dal Messico suo rappresentante nella Giunta centrale, entrò a far parte del Consiglio di reggenza. Devoto alla corona, ne difese i diritti contro le Cortes, e fu perciò dapprima confinato (1811) e poi condannato all'esilio (1812). Rifugiatosi in Inghilterra, tornò in Spagna alla Restaurazione (1814) e Ferdinando VII lo creò dapprima ministro delle Indie, poi consigliere di stato. Perduto il favore reale, tornò a dirigere il seminario patriottico di Vergara.