CIGALA, Lanfranco
È il maggiore del gruppo dei poeti genovesi che, nel sec. XIII, rimarono in provenzale. Non si conosce l'anno della nascita né della morte, ma certo nel 1274 era morto. Ebbe uffici pubblici nella sua città, e come testimone appare in una serie di documenti dal 1235 al 1247. Il canzoniere si compone di 35 poesie morali, d'amore, storiche e religiose. Fra le storiche due si riferiscono alla crociata promossa da Luigi IX (1245), due sono fieri sirventesi contro Bonifacio II di Monferrato, e contro Moroello II Malaspina. Sebbene questi canti non manchino d'un certo vigore di espressione, tuttavia non si allontanano dai motivi consueti ai trovatori che scrivono di politica. Qualcosa invece della personalità del C. spunta nelle poesie d'amore che rivelano sincerità di sentimento. Il poeta sa ritrarre l'amore con finezza e franchezza. Nelle quattro poesie d'ispirazione religiosa, con espressioni talvolta delicate, che rivelano un'intima devozione, confessa i suoi errori, professa la sua fede e invoca misericordia dalla Vergine. Un gruppo di tenzoni ci fanno conoscere il C. in relazione con Simone Doria e Giacomo Grillo, trovatori genovesi, con i provenzali madonna Guillelma Rozers, rimatrice Guillem (forse Montanhagol) e Rubaut (forse italiano), coi quali discusse di questioni d'amore. Sia ricordata infine una canzone a Tommaso II di Savoia, piena di devota amicizia, composta forse poco dopo le nozze (1251) di quel conte con Beatrice Fieschi.
Edizioni: Un'edizione critica di tutte le poesie del C. non si ha ancora, ma la maggior parte si trovano nel volume di G. Bertoni, I Trovatori d'Italia, Modena 1915, pp. 316-379, 390, 392-96, 400-415.
Bibl.: Per la biografia e per le allusioni delle canzoni storiche v. G. Bertoni, op. cit., p. 94 segg.; P. Rajna, in Studi di filologia romanza cit.; per le poesie d'amore: C. de Lollis, Dolce stil novo e "noel dig de maestria", in Studi Medievali, I (1904), p. 15; F. L. Mannucci, Di Lanfranco Cicala ecc., in Giornale storico e lett. della Liguria, VII (1906); G. Bertoni, Sul Canzoniere di L. C., in Studi medievali, III (1911), p. 658 e Trovatori d'Italia, cit.