(gr. Λακωνική o Λακεδαιμονία; gr. tardo Λακωνία) Regione della Grecia (4132 km2), all’estremità SE del Peloponneso; nella parte centrale scorre il fiume Eurota. Le temperature sono elevate, le precipitazioni scarse. Ha coltivazioni di agrumi, ulivi, cereali, viti, cotone; nella zona montuosa è praticato l’allevamento.
Il nomo omonimo (3636 km2 con 93.818 ab. nel 2005) ha confini pressoché eguali alla regione naturale, ma comprende anche l’isoletta di Cervi. Manca di comunicazioni ferroviarie. Capoluogo Sparta. Scalo marittimo è Gizio, sulle coste NO del Golfo di Laconia.
La L., abitata agli inizi del 2° millennio a.C. da popolazioni arcadiche, fu invasa nel 15°-14° sec. da popolazioni partecipi della civiltà micenea che hanno lasciato notevoli vestigia sul colle di Terapne a S di Sparta. Sparta invece pare sia stata fondata più tardi o dagli abitanti stessi di Terapne, ovvero da Dori che nel 9°-7° sec. a.C. si insignorirono gradatamente di tutta la regione tra il Taigeto, il Parnone e il mare. In età storica Sparta era l’unico centro politico della L., mentre una certa importanza religiosa conservavano ancora i santuari di Amicle e di Terapne. Ai limiti dello Stato spartano sia verso il mare sia verso le regioni contermini erano cospicui centri abitati da perieci. I perieci della L. meridionale, approfittando del decadere di Sparta, nel 194 a.C. aderirono alla lega achea; poi, disciolta quest’ultima dai Romani (146), si unirono in una lega che fu poi riorganizzata da Augusto e si denominò ‘lega degli Eleuterolaconi’.
Golfo di L. Profonda e larga insenatura del Mar Ionio, che si addentra nel Peloponneso sud-orientale per 50 km, originando le due penisole che terminano con il Capo Matapan e con il Capo Malea. All’imboccatura si trova l’isola di Cerigo (Citera) con la vicina isoletta di Cervi.