KINOSHITA Keisuke
Regista cinematografico giapponese, nato nel 1912. Ha esordito nel 1943 con Hana saku minato (Il porto in fiore), che mise subito in evidenza le sue doti di interprete lirico dei sentimenti umani, nemico di ogni esasperazione formale. Ha realizzato poi moltissimi film soprattutto della corrente gendaigeki (cioè ispirati ad avvenimenti contemporanei), sempre improntando il suo linguaggio cinematografico alla maggiore sensibilità espressiva e conferendogli un ritmo disteso.
Fra questi: Kaigun (Esercito, 1944); Ōsone-ke no asa (L'aurora della famiglia O., 1946); Waga koiseshi onna (La mia fanciulla amata, 1946); Hakaj (Trasgressione, 1948); Yabure dai ko (Il tamburo rotto, 1949); Karmen kokço e kaeru (Carmen ritorna a casa sua, 1950); Nippon no higeki (La tragedia del Giappone, 1950); Onna no sono (Guardiani di donne, 1954); Nijū-shi no hitomi (24 occhi, 1954); Nogiku no gotoki kimi nariki (Tu eri come una margherita selvatica, 1955); Wasure en bojō (I colori del tramonto, 1956); Yorokobi mo kanashimi mo iku-toshi-tsuki (Lunghi anni nella gioia e nel dolore, 1957).