KERÉNYI, Károly
Storico delle religioni, nato a Temesvár (allora in Ungheria) il 19 gennaio 1897. Specializzatosi in filologia classica, sin dal principio della sua attività scientifica fu attratto dai problemi delle religioni del mondo classico, come appare anche dal suo primo volume in cui cerca di far risalire ad origini religiose la tematica del romanzo greco. Già da libero docente all'università di Budapest, esercitò notevole influsso su una generazione di giovani studiosi e intellettuali ungheresi. Ordinario all'università di Pécs (dal 1936) e a quella di Szeged (dal 1940), nel 1943 preferì abbandonare l'Ungheria minacciata dal nazismo, trasferendosi in Svizzera e rinunciando all'attività accademica. Per alcuni anni svolse attività nell'Istituto di C. G. Jung.
Tra i maggiori conoscitori viventi della religione greca, K. rappresenta un indirizzo notevolmente indipendente dagli studî tradizionali, che ha addentellati con la scuola francofortese di L. Frobenius e W. F. Otto, con la psicologia di C. G. Jung e con la filosofia esistenzialista. Più che ai problemi concretamente storici, egli è interessato al significato che la religione greca avrebbe anche fuori del tempo e quindi anche per l'uomo moderno. L'originalità nell'impostazione dei problemi, la sensibilità nutrita delle esperienze contemporanee del pensiero, della poesia e della psicologia, le intuizioni spesso feconde e la forma letterariamente elevata danno alla sua produzione un vivo interesse che conquista anche il pubblico non specializzato.
Tra le opere (di cui molte sono comparse in edizioni successive e in traduzioni varie, anche italiane): Die griechischorientalische Romanliteratur in religionsgeschichtlicher Beleuchtung, Tubinga 1927; Apollon, Vienna 1937; Die antike Religion, Amsterdam 1940; Einführung in das Wesen der Mythologie (in collab. con C. G. Jung), Amsterdam-Lipsia 1941; Niobe, Zurigo 1949; Miti e misteri, Torino 1950; Die Mythologie der Griechen, Zurigo 1951; Die Heroen der Griechen, Zurigo 1959.