MEISL, Karl
Commediografo popolare austriaco, nato a Lubiana il 30 giugno 1775, morto a Vienna l'8 ottobre 1853. Fu impiegato presso l'amministrazione militare a Lubiana e a Vienna. Precursore, insieme col Bäuerle e col Gleich, di F. Raimund, il M. si propose di escludere definitivamente dal teatro comico la figura fissa del Hanswurst sostituendola con figure comiche nuove. Compose così, svolgendo parodisticamente motivi serî, spesso classici, una serie di farse e commedie in cui si rispecchia con immediatezza l'atmosfera viennese dei primi decennî dell'Ottocento.
Sempre in tono parodistico, il M. prese le difese della lingua tedesca di fronte al francese (in Orpheus und Eurydike) e si burlò della gallomania dell'epoca (in Prinzessin Europa) e della mania esotica dei viennesi (in Ein Tag in Wien e in Die Arbeiten des Herkules). Molte delle sue 200 commedie in gran parte conservate solo in manoscritto, furono rappresentate tra gli altri dal Raimund stesso che gli fu anche collaboratore e, per taluni motivi e spunti, discepolo. Il M., che era ritenuto il più vivace poeta d'occasione di Vienna in quell'epoca, lasciò pure diversi volumi di liriche (Humor. Gedichte über Wien, in collaborazione con il Gewey, voll. 6, 1824 segg., e Huldigungslieder aus Tirol, 1838).
Opere: Ausgew. Werke, a cura e con introd. di O. Rommel, Vienna 1907.
Bibl.: R. Fürst, Raimunds Vorgänger: Bäuerle, Meisl, Gleich, in Schriften der Gesellschaft f. Theatergesch., X (1907); J. Nadler, Das österr. Volksstück, Augusta 1921.