MUNK, Kaj
Scrittore danese, nato a Maribo il 13 gennaio 1898, morto assassinato, pare, da nazisti danesi nel 1944.
Autore di scritti autobiografici e di drammi che hanno avuto notevole risonanza in Danimarca e in tutto il Nord europeo per la paradossale religiosità kierkegaardiana che investe molti scottanti problemi di vita contemporanea, il Munk, pastore protestante, si è affermato col dramma Ordet (Il Verbo), 1932, in cui con brutale e ingenuo realismo è ripetuto il miracolo della resurrezione di Lazzaro. Ha portato poi sulla scena la tragica realtà politica degli anni precedenti la seconda Guerra mondiale: Sejren, 1936, su Mussolini che vince la guerra d'Etiopia ma perde la propria anima; Han sidder ved Smeltediglen (Colui che siede al crogiolo, 1938), su uno scienziato di fede nazista che, sul punto di perdersi, si ravvede e prende la via dell'esilio; e nell'ultimo suo dramma Niels Ebbesen (sullo spunto della ballata medievale intorno alla rivolta dei contadini danesi al dominio tedesco) ha scritto le più ispirate parole di libertà.