GOŁUCHOWSKI, Jozef
Filosofo polacco, nato nel 1797 (11 0 14 aprile) a Łągczki (Galizia), morto nel suo podere presso Sandomierz il 22 ottobre 1858. Nel 1820 ottenne la laurea a Heidelberg e soggiornò alcuni mesi a Erlangen, dove divenne allievo e amico dello Schelling cui dedicò il saggio Die Philosophie in ihrem Verhältnisse zum Leben ganzer Völker und einzelner Menschen (Erlangen 1822). Nominato, nel 1823, professore di filosofia all'università di Wilno, ebbe con le sue lezioni un successo straordinario, ma destò il sospetto delle autorità universitarie e politiche che lo esonerarono, dopo breve tempo, dall'insegnamento. G. si ritirò allora in campagna dedicandosi all'agricoltura. Fu a Varsavia durante la rivoluzione del 1831.
Poco prima di morire G. condusse a termine la sua opera principale Dumania nad najwyższemi zagadnieniami csłowieka (Riflessioni sui massimi problemi dell'uomo, voll. 2, Wilno 1861). G. vi appare soprattutto come un moralista profondamente persuaso della possibilità di realizzare su questa terra, nell'armonia del sapere e della fede, una vita perfetta. L'amore è il principale fattore di progresso e conduce alla conoscenza di Dio: esso soltanto può salvarci dalla barbarie che ci minaccia sotto la forma del predominio della cultura materiale. A un problema più particolare, ma concepito in stretta aderenza alla propria dottrina, ci riporta la sua opera Kwestja włościańska w Polsce (La questione agraria in Polonia, Lipsia 1849), nella quale egli difende, da un punto di vista dottrinario, le prerogative della nobiltà.
Bibl.: S. Harassek, J. G., Cracovia 1924 (con ampia bibliografia).