Artista concettuale statunitense (n. Toledo, Ohio, 1945). Uno dei più significativi esponenti e teorici dell'arte concettuale, mettendo in discussione le definizioni e i procedimenti convenzionali dell'arte ha focalizzato la sua ricerca sul linguaggio, con un complesso approccio nel quale interagiscono filosofia, antropologia, psicanalisi e critica d'arte; mirando a rivelare visivamente la complessità dei codici culturali, ha lavorato essenzialmente su espedienti linguistici, come la citazione, la tautologia, la traduzione, la ripetizione, la contraddizione e la negazione. Tra le sue opere occorre citare: Cathexis (dal 1981, fotografie di dipinti e testi messi in relazione arbitraria), Guests and foreigners, dal 1997; Frammenti di Vitruvio (2001, Roma, Fori Imperiali).
Si è formato al Cleveland institute of art (1963-64) e, a New York, alla School of visual art (1965-67) e alla New school for social research (1971-72); ha insegnato alla Hochschule für bildende Künste di Amburgo (1988-90) e alla Staatliche Akademie der bildenden Künste di Stoccarda (1991-99). Nel Museum of visual art, una galleria da lui fondata a New York nel 1967, ha presentato le prime opere di arte concettuale, di cui è considerato uno dei più significativi esponenti e teorici. L'opera di K. è stata presentata nelle più importanti rassegne di arte contemporanea ed è raccolta nei principali musei.
Dopo realizzazioni quali Clear, square, glass, leaning (1965, ogni termine è stampato su una lastra di vetro quadrata), One and three chairs (1965, la definizione linguistica è affiancata da una sedia reale e da una sua fotografia a grandezza naturale) o la serie Art as idea as idea (dal 1966, copie fotostatiche in negativo di definizioni linguistiche), K. ha elaborato complesse installazioni e progetti: oltre a quelli già citati, si ricordano Zero & not (dal 1985, pareti coperte da testi di Freud cancellati), Modus operandi (dal 1985), The play of the unsayable. Ludwig Wittgenstein and the art of the 20th century (1989, Vienna, Wiener Secession), Zeno at the edge of the known world (1993, Biennale di Venezia, con menzione d'onore), Re-defining the context of art. 1968-1997: the second investigation and public media (1997, Cambridge, Mass., mit List visual arts center e vari spazi pubblici a Boston). Tra le sue pubblicazioni: Art after philosophy (1969; trad. it. 1987, insieme a scritti successivi); Art after philosophy and after: collected writings, 1966-1990 (1991).