OROZCO, José Clemente
Pittore messicano, nato a Zapotlán el Grande (Ialisco) il 23 novembre 1883, morto a Città di Messico il 7 settembre 1949. Dopo studî di architettura a Città di Messico, nel 1909 si dedicò completamente, e senza maestri, alla pittura, che meglio si prestava all'espressione dei suoi sentimenti sociali e nazionali, attinti alla più lontane tradizioni precolombiane. Fu quindi, insieme a D. Rivera e D. A. Siqueiros, protagonista della rinascita pittorica messicana che, prendendo le mosse dalla rivoluzione del 1910, coincidendo con essa, e anzi di essa parte integrante, doveva portare, intorno al 1920 e negli anni successivi, a una grandiosa produzione di monumentali affreschi ("murales").
Questo insopprimibile aspetto politico della pittura di O., se da una parte ne garantisce costantemente una dignità di impegno morale, dall'altra stabilisce un fragile limite, al di là del quale, quando la violenza della polemica, la mordacità del sarcasmo non si purifichino nella forma, il linguaggio artistico perde di validità universale, l'epica diviene parenetica. O., nei suoi momenti migliori, concreta i suoi sentimenti in immagini di rara potenza plastica - e la forma plastica condiziona anche il colore - in composizioni monumentali e rigorosamente organizzate. I bozzetti dei suoi enormi affreschi e i quadri di cavalletto dimostrano a sufficienza come non siano le grandi dimensioni a determinare nella sua arte il senso del grandioso; le vastissime superfici murali messe a sua disposizione non furono che un mezzo oltremodo congeniale alle sue intime aspirazioni.
Opere principali: affreschi nella Escuela Nacional Preparatoria a Città di Messico (1922); decorazione della Parker Library del Darmouth College a Hannover (New Hampshire) con quindici scene illustranti la civiltà americana; nella Escuela Industrial di Orizaba (Veracruz); nella New School of Social Research di New York; Pomona College (Pomona, California); Palacio de Bellas Artes a Città di Messico; Università di Guadalajara; Suprema Corte de Justicia a Città di Messico; facciata occidentale del Templo de Jesús a Città di Messico; Senato dello stato di Jalisco a Guadalajara; Museo Nacional de Historia a Città di Messico, ecc.
Un numero cospicuo di quadri di O. si trova nella coll. di Margarita Valladeres de Orozco a Città di Messico, altri si conservano nel Museo di arti plastiche di Città di Messico (Le donne dei soldati, 1928. ecc.), nel Museum of modern art di New York (tra gli altri, i famosi zapatistas, 1931) e in molte altre collezioni pubbliche e private d'Europa e d'America.
O. ha praticato anche l'incisione e soprattutto la litografia: un gruppo di fogli, appartenenti alla collezione Margarita Valladeres de Orozco a Città di Messico, si è potuto vedere alla XXVI Biennale di Venezia nel 1952. Una mostra di quadri di O. era stata allestita anche nella XXV Biennale (1950), mentre più volte la sua pittura è stata esposta soprattutto in gallerie americane.
Bibl.: J. J. Tablado, J. C. O., the Mexican Goya, in International Studio, 1924; A. Reed, in U. Thieme-F. Becker, Allgem. Lex. der bild. Künstler, XXVI, Lipsia 1932, p. 55; C. Mérida, O.'s frescoes in Guadalajara, Mexico 1940; E. Sanchez Gutierrez, J. C. O., New York 1942; J. Fernandez, J. C. O.-Forma y idea, Mexico 1942; J. C. Orozco, Autobiografia, ivi 1945; A. Neumeyer, C. O., in Eine Gabe der Freunde für C.G. Heize z. 28-6-1950 (a cura di E. Meyer), Berlino 1950; M. Helm, Man of fire: J. C. O., New York 1953; Ph. S. (Ph. Soupault), in Dictionnaire de la peinture moderne, Parigi 1954, pp. 211-12; J. Fernandez, Dernières oeuvres d'O., in Mexico en el arte, ed. franc. Messico 1955, pp. 203-220; H. Vollmer, Allgem. Lex. d. bild. Künstler des XX. Jahrh. s, III, Lipsia 1956, p. 524 (con ulteriore bibl.); A. Reed, O., Londra-New York 1956.