Woo, John (propr. Ng Yu-sum)
Woo, John (propr. Ng Yu-sum). – Regista e produttore cinese (n. Guangdong, Canton, 1946). Tra gli anni Ottanta e i primi anni Novanta diviene l’esponente principale della nuova corrente del cinema di Hong Kong della quale fanno parte registi profondamente innovativi dal punto di vista visivo e narrativo che contribuiscono a immettere nuova linfa in generi cinematografici tradizionali come il gangster movie, l’horror e il poliziesco e influenzano anche registi occidentali, come Quentin Tarantino, Robert Rodriguez, i fratelli Wachowski o Ang Lee (nato a Taiwan, ma cresciuto cinematograficamente negli Stati Uniti). Alla fine degli anni Novanta fonda la Lion Rock productions, con la quale svolge l'attività di produttore, e firma poi la regia di Mission: Impossible II (2000), Windtalkers (2001) e Paycheck (2003). Se il seguito di Mission: Impossible (1996) di Brian De Palma rimane il più grande successo hollywoodiano della carriera di W., gli altri due non ricevano grandi apprezzamenti nonostante mostrino la capacità del regista nell'amalgamare gli elementi del suo cinema d’azione, al tempo stesso ipercinetico e poetico, fondato su un’idea coreografica del movimento dei corpi nelle scene d’azione e su un’accentuazione del racconto in chiave tragica. Dopo aver realizzato alcuni progetti per la televisione, come regista e produttore, torna in Cina per lavorare alla trasposizione cinematografica de La battaglia dei tre regni di Luo Guangzhong, uno dei quattro grandi romanzi classici cinesi. Nel film (Chi bi, 2008) W. porta sino al limite il gusto per la costruzione narrativa e visuale: la sanguinosa guerra tra poteri rivali nella Cina della dinastia Han diventa il pretesto per mostrare la potenza epica e cinetica del cinema e nei 275 minuti della versione uscita in Asia costruisce un racconto al tempo stesso classico (nello sviluppo narrativo e nella trattazione tragica dei personaggi) e personale (nella composizione visiva e nella frammentazione del montaggio). Nel 2010 ha ricevuto il Leone d’oro alla carriera alla Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia.