Medico e naturalista (Zurigo 1672 - ivi 1733), fu uno dei primi a compiere viaggi scientifici nella regione alpina, raccogliendo minerali e fossili. Cercò di applicare il barometro per la misurazione delle altitudini. La sua maggiore opera, una vasta storia naturale della Svizzera, rimase incompiuta: dei tre volumi pubblicati, uno riguarda l'orografia (1716), il secondo l'idrografia (1717), il terzo le meteore e i minerali (1718). Importante è anche la sua grande carta delle Alpi (1712). Oltre a queste opere e alla curiosissima e voluminosa Jobi Physica sacra (1721), S. scrisse molto sui fossili, dei quali in un primo tempo negò l'origine organica, per poi ritenerli resti del diluvio biblico. Descrisse come Homo diluvii testis lo scheletro fossile di una salamandra gigantesca: Andrias scheuchzeri.