Pittore (Parigi 1699 - ivi 1779). Allievo di P.-J. Cazes, lavorò poi con N. Coypel e J.-B. Van Loo. Nel 1728 fu accolto nell'Accademia, come pittore "nel genere degli animali e della frutta". Alle nature morte, che costituiscono la maggior parte della sua produzione, si alternano, dal 1733 al 1755, quadri di figure, privi di azione e di movimento, ma di una toccante armonia nella sommessa luminosità dei colori. Il Salon del 1737 consacrò la sua fama, i suoi quadri furono ricercati da grandi collezionisti, non solo francesi e le incisioni che ne trasse Ch.-N. Cochin contribuirono ad aumentare il suo successo. Negli ultimi anni si servì spesso magistralmente del pastello. Lontana dai motivi retorici proprî del classicismo ufficiale, la grandezza dello Ch. è tutta nell'intimità della rappresentazione, nella grandiosità che oggetti e figure acquistano in virtù della giustezza dei toni e dei colori.