Uomo politico francese (Montpellier 1912 - Parigi 1990). Studioso di etnologia, fu vicedirettore del Musée de l'homme (1937-39). Nel 1940 raggiunse in Inghilterra de Gaulle e, dopo la liberazione, fu ministro delle Informazioni (maggio-nov. 1945) e delle Colonie (nov. 1945-genn. 1946). Caduto de Gaulle, S. divenne segretario generale del Rassemblement du peuple français (1947-52). Governatore generale dell'Algeria (1955-56) e acceso sostenitore della conservazione dell'Algeria alla Francia, nel maggio 1958 sostenne il pronunciamento militare verificatosi ad Algeri. Ministro delle Informazioni (1958-59), dal nov. 1958 fu presidente del nuovo partito gollista Union pour la nouvelle République, da cui fu espulso nell'apr. 1960, per la sua opposizione alla politica algerina di de Gaulle. Costretto all'esilio nel 1962, tornò in Francia in seguito a un'amnistia (1968); successivamente rappresentò la Francia presso il Consiglio d'Europa (1973) e divenne membro dell'Académie française (1983). Scrisse varî volumi sulle antichità azteche, Archéologie et anthropologie (1976), memorie della Resistenza (Envers et contre tout, 1947-50), scritti sull'Algeria (Aimée et souffrante Algérie, 1956; L'espérance trahie, 1962; Lettre ouverte aux victimes de la décolonisation, 1973) e sul gollismo (Vingt-huit ans de gaullisme, 1968).