Regista e autore teatrale francese (Clermont-Ferrand 1936 - Parigi 2018). Abile direttore di attori, regista dallo stile austero e crepuscolare, elegante e di grande intensità poetica, è egli stesso autore di interessanti pièces teatrali, tra le quali occorre citare: Un couple pour l'hiver (1974); Le Soleil entre les arbres (1976); Avis de recherche (1982) e Lola, rien d'autre ou La madone des poubelles (2004).
Dopo studi di letteratura e al Conservatoire national supérieur d'art dramatique di Parigi, fondò nel 1967 lo Studio-Théâtre di Vitry, nel quale, oltre a rivisitare testi del repertorio classico (Ruzante, Goldoni ed E.-M. Labiche), favorì le creazioni di autori contemporanei, fra cui F. X. Kroetz, M. Kundera, M. Vinaver (Théâtre de chambre, 1978, con le scenografie di Y. Kokkos, da allora suo abituale collaboratore). Direttore del Théâtre national de Strasbourg (1983-90) e amministratore generale della Comédie-Française (1990-93), nel 1998 ha vinto il Grand prix national du théâtre.
Di Vinaver ha allestito ancora Dissident, il va sans dire (1985) e L'émission de télévision (1990); fra le altre regie, ricordiamo: Léonce et Léna di G. Büchner (1989), George Dandin (1992) e Don Juan di Molière (1993), Andromaque di Euripide (1994), L'homme difficile di H. von Hofmannsthal (1996), Pour un oui ou pour un non di N. Sarraute (1999), La vie de Galilée di B. Brecht (2000), Médée di Euripide (2000, con I. Huppert). Ha allestito inoltre La bête dans la jungle, adattamento da Henry James (2004); Requiem pour une nonne, da William Faulkner (2005); Il campiello di Goldoni (2007); Figaro divorce di Ö. von Horváth (2008); Parlez-moi d'amour, adattamento da R. Carver (2009); Lorenzaccio di A. De Musset (2011).