Teologo ed erudito (Parigi 1635 - ivi 1716); fratello di Nicolas B.-Despréaux. Gallicano, fu tra i sostenitori più convinti di J. de Launay, del quale difese con acceso vigore la Regia in matrimonium potestas, riconfermando i diritti del principe in materia matrimoniale. Ma è soprattutto noto per il suo presbiterianesimo (d'ispirazione - come dimostra l'influsso di E. Richer - anch'esso gallicano): il De antiquo jure presbyterorum in regimine ecclesiastico (1676) e il De antiquis et majoribus episcoporum causis (1678) riaffermano appunto l'uguaglianza di diritti tra vescovi e presbiteri. Oltre a indagini storico-teologiche sulla Penitenza e sull'Eucaristia, pubblicò (1700) una Historia flagellantium.