Uomo di stato russo (n. Novgorod 1839 - m. 1917), proprietario terriero; fu viceministro della Giustizia (1891) e degli Interni (1895), ma dovette dimettersi nel 1899 in seguito al progetto per la creazione in Russia di organi rappresentativi. Successe a S. Ju. Vitte come presidente del Consiglio dai primi del 1906 sino all'8 luglio, quando la prima duma fu sciolta. Di nuovo primo ministro dal 1914 al 20 genn. 1916, non ebbe capacità di opporsi a G. Rasputin e di prendere in mano le redini del governo. Fu ucciso nel Caucaso durante la rivoluzione.