Uomo di stato turco (Smirne 1884 - Ankara 1973). Ufficiale di stato maggiore, si schierò alla fine della prima guerra mondiale al fianco di Kemal Atatürk, che iniziava in Anatolia la lotta per l'indipendenza, ed ebbe il comando generale delle forze operanti sul fronte contro i Greci (1921-22). Presiedette la delegazione turca a Losanna (1923), e fu capo del governo turco (1923-24 e 1925-37) negli anni delle grandi riforme di occidentalizzazione, sì da esser considerato il più fido collaboratore di Kemal. Alla morte di questo (1938), gli successe (11 nov.) nella presidenza della Repubblica sino al 21 maggio 1950, quando si ritirò per la sconfitta elettorale del Partito repubblicano del popolo e passò a capeggiare l'opposizione parlamentare. Nel 1961 assunse la presidenza del Consiglio, ma, messo in minoranza (dic. 1964) nel Partito repubblicano del popolo, lasciò la guida del governo (febbr. 1965) e tornò a capeggiare l'opposizione. Nel maggio 1972 lasciò la presidenza del suo partito essendo in contrasto con la linea politica di sinistra condotta da B. Ecevit.