Isabella di Castiglia
La regina che finanziò l'impresa di Cristoforo Colombo
Isabella fu l'ultima grande sovrana medievale e, insieme, la prima grande sovrana dell'età moderna. Sposando Ferdinando d'Aragona e con la presa di Granada (ancora sotto il controllo musulmano) portò a termine il processo di riunificazione della Penisola Iberica; creò lo Stato spagnolo, che sotto di lei arrivò a costituire un vastissimo impero che andava dall'America al Mediterraneo
Figlia di Giovanni II, re di Castiglia, e di Isabella di Portogallo, la futura regina nacque nel 1451. Dopo la morte del padre, il fratello Enrico IV la volle a corte. La condotta depravata del re e i disordini che durante il regno di Enrico IV scossero la Castiglia furono la sua scuola e la prepararono alle responsabilità cui fu chiamata nel 1468, quando fu dichiarata erede al trono.
L'anno successivo Isabella sposò Ferdinando d'Aragona. Le nozze furono celebrate in segreto: il re di Francia, ma anche i nobili castigliani erano infatti contrari al rafforzamento della monarchia che ne sarebbe derivato. Il rapporto tra i due coniugi era regolato da norme precise. Nel momento in cui Isabella e Ferdinando fossero saliti sul trono dei loro due regni, riunificando così di fatto la Penisola Iberica, l'amministrazione di ciascuno di essi sarebbe comunque rimasta separata, e i due monarchi avrebbe gestito separatamente i propri domini. Non solo, Ferdinando avrebbe dovuto vivere in Castiglia, nel ruolo di principe consorte, e quindi in posizione di secondo piano.
Dopo le nozze si generò una situazione confusa. Enrico IV, che era stato obbligato dalla nobiltà ad abdicare e a legittimare la successione della sorella, disconobbe i diritti di quest'ultima e proclamò sua erede la figlia Giovanna la Beltraneja, così detta perché la si supponeva nata da un rapporto extraconiugale tra sua moglie e il duca spagnolo Beltran de la Cueva. Poi Enrico IV si rappacificò con la sorella, ma alla sua morte, nel 1474, Isabella, oramai regina, dovette continuare a combattere contro la nipote, che era appoggiata dal re di Portogallo. Il conflitto ebbe termine col definitivo successo di Isabella solo nel 1479.
Nel 1492, con la presa di Granada, Isabella colse il definitivo successo contro i Mori da secoli presenti nel Sud della Penisola Iberica. Ai vinti fu chiesto di convertirsi al cristianesimo oppure di andare via. Lo stesso fu imposto agli ebrei e più di 100.000 di loro furono costretti a partire.
La riconquista dei territori spagnoli sottratti ai musulmani fu il pilastro su cui si fondò la formazione della Spagna moderna. Questo grande successo spinse a nuove imprese. La crociata antimusulmana portò le truppe castigliane fino nell'Africa settentrionale, ma Ferdinando convinse Isabella a desistere da quel fronte per agire in Italia al fine di contrastare le mire francesi sulla penisola.
È nel clima della riconquista che Isabella decise di finanziare il tentativo di Cristoforo Colombo di scoprire la via marittima per le Indie. Il risultato andò oltre ogni aspettativa e le colonie americane avrebbero finanziato con le loro ricchezze per un secolo e più la politica di potenza della Spagna.
Sovrana intelligente e scrupolosa, Isabella rafforzò le istituzioni della monarchia e operò per indebolire la potente aristocrazia castigliana. L'assemblea delle componenti della società castigliana, le Cortes, fu resa ininfluente, mentre fu riorganizzato e rafforzato il Consiglio reale. Per controllare la Chiesa, nel 1478 Isabella introdusse nel regno l'Inquisizione, alle dirette dipendenze della Corona, che operò con estrema decisione contro ogni espressione di dissenso religioso.
A temperare i suoi successi fu una serie di disgrazie familiari che finirono poi col condizionare pesantemente la successione al trono. In rapida sequenza le morirono i figli Isabella e Giovanni, e quindi i figli di questi. I diritti di successione passarono così a sua figlia Giovanna, soprannominata la Pazza, che aveva sposato Filippo d'Austria, figlio dell'imperatore Massimiliano d'Asburgo. Da essi sarebbe nato il futuro imperatore e re di Spagna Carlo V. Alla morte di Isabella, nel 1504, Ferdinando continuò con efficacia la sua politica.