IPOSTASI (dal gr. ὑπό "sotto" e ἵστημι "sto")
Macchie a chiazze di color violaceo o rosso livido che si formano nelle parti più declivi del cadavere; sono dovute al fatto che, cessata la circolazione del sangue, questo, per legge di gravità, tende a raccogliersi verso il basso e così, mentre le parti più alte del cadavere appaiono pallide, quelle più basse si fanno livide e rossastre.
Poiché il cadavere umano, generalmente, giace in posizione supina, ne segue che le sue parti posteriori o dorsali presentano più accentuate le ipostasi. Queste poi al dorso assumono aspetto marmorizzato perché le parti del corpo che premono sul piano di decubito rimangono un po' biancastre e pallide a causa della compressione. Le ipostasi compaiono in due o tre ore e diventano massimamente intense in 10-15 ore; il loro colorito violaceo-cianotico è dovuto alla deficienza di ossidazione del sangue stesso; talora però, per speciali intossicazioni e per presenza di certi gas tossici nel sangue (per es. ossido di carbonio) sono di colore rosso vivace. Negli avvelenamenti metemoglobinizzanti (per clorato potassico, nitriti, alcuni funghi, ecc.) le ipostasi assumono un colorito scuro come di foglia secca. Negli asfissiati esse sono generalmente molto abbondanti dato l'accumulo del sangue alla periferia e data la sua fluidità. Negl'impiccati, data la posizione, sono più accentuate agli arti inferiori. Se il cadavere viene precocemente spostato, le ipostasi sono suscettibili d'un certo cambiamento di sede. Nelle morti per dissanguamento possono essere molto scarse, ma difficilmente possono mancare; come difficilmente si possono confondere con il livido delle ecchimosi, nelle quali il sangue non si sposta ed è coagulato. Anche nei visceri interni, a seconda della loro posizione, si possono trovare zone in cui più intensamente si accumula il sangue per ragioni ipostatiche. Tutto ciò prova l'importanza della valutazione medico-legale delle ipostasi per la diagnosi dell'epoca, cause e modalità della morte, posizione del soggetto subito dopo la morte stessa, eventuali indizî di suo spostamento, ecc.