iperpoliticizzazione
(iper-politicizzazione), s. f. Ingeren-za eccessiva della politica nella vita sociale.
• Nel 2002 lei fu nominato presidente Rai. Che ne sa un giudice di emittenza pubblica? «Avevo redatto qualche sentenza sulla Rai per conto della Corte [costituzionale]. Ma lì non si trattava di competenza. Alla Rai c’è una iperpoliticizzazione» (Antonio Baldassarre intervistato da Barbara Romano, Libero, 31 maggio 2009, p. 13, Italia) • Però anche il sindaco ha politicizzato il referendum, dichiarando che sulla vittoria si fonda la riscossa del Pd. «Questo è un errore. Se la politicizzazione del tema, da parte di Sel, è strumentale, la iper-politicizzazione di [Virginio] Merola è rischiosa» (Carlo Galli intervistato da Silvia Bignami, Repubblica, 19 maggio 2013, Bologna, p. V) • «L’ingovernabilità a livello locale è certamente dovuta al fatto che mancano anche risorse pubbliche, per questo emergono due tendenze distanti ‒ riprende [Mauro] Calise ‒. Una è di tipo fisiologico e prevede la cooptazione, in tempi di austerity, di figure manageriali in grado di gestire la cosa pubblica, com’è avvenuto a Milano; l’altra risposta che arriva dai municipi sfrutta invece il residuo di iperpoliticizzazione che rimane sul territorio, come nel caso di Roma e Napoli, per un voto a favore o contro la leadership nazionale». (Diego Motta, Avvenire, 7 giugno 2016, p. 3, Idee).
- Derivato dal s. f. politicizzazione con l’aggiunta del prefisso iper-.
- Già attestato nella Repubblica del 4 giugno 1989, p. 6 (E. M.), nella variante grafica iper-politicizzazione.