INCROCIATORE (fr. croiseur; sp. crucero; ted. Kreuzer; ingl. cruiser)
Nave militare derivata dalla corvetta (v.), primamente impiegata durante la guerra di secessione americana, specie allo scopo di danneggiare il commercio nemico. Gl'incrociatori costruiti in seguito ebbero invece come principale obiettivo quello dell'esplorazione (v.), sia di quella strategica sia di quella tattica, mentre nella guerra mondiale essi furono i protagonisti delle più importanti battaglie navali.
Gl'incrociatori si distinguono in: leggieri, protetti, corazzati. I primi si aggirano intorno alle 3500-5000 tonn. e vengono adoperati per brevi incursioni o per fiancheggiare l'azione di torpediniere e cacciatorpediniere. I secondi, ormai del tutto sorpassati, erano meno vulnerabili dei leggieri, di maggior mole, di minor velocità, e avevano un ponte di protezione che ne aumentava la sicurezza. Gl'incrociatori corazzati si avvicinano di più alle navi di linea (incrociatori da battaglia), differendone per la maggior velocità (sino a 35-38 nodi) e per corazzatura e armamento minori. In base al trattato di Washington (1922) l'Italia, la Francia, il Giappone, la Gran Bretagna e gli Stati Uniti si sono impegnati a non costruire incrociatori leggieri di dislocamento superiore alle 10.000 tonn., armati con artiglierie di calibro non superiore ai 203 mm. Tale tipo d'incrociatore (incrociatore standard) è ormai largamente adottato e ha in genere le seguenti caratteristiche: velocità 32-37 nodi, 8 a 12 cannoni da 203, corazzatura da 7 a 15 mm.
Il primo incrociatore protetto italiano fu il Piemonte (1886); il primo incrociatore corazzato italiano fu il Marco Polo (1891). Vedi anche nave.