IMPETIGINE (lat. impetigo)
Dermatosi caratterizzata da pustole che si sviluppano rapidamente sulla pelle sana, si disseccano lasciando croste giallastre sopra a semplici erosioni dell'epidermide che guariscono senza cicatrice; dette pùstole sono inoculabili da individuo a individuo e autoinoculabili sulla cute sana dello stesso individuo; talora l'impetigine, invece che sulla pelle sana, può svilupparsi su altre lesioni cutanee, come, per es., nell'eczema impetiginoso. Secondo J. Darier si distingue un'impetigine streptococcica, o di Tilbury Fox; un'impetigine stafilococcica, o di Bockhardt; un'impetigine volgare, polimicrobica, frequente nell'infanzia e molto contagiosa. Insieme con l'impetigine della cute si possono avere lesioni impetiginose delle mucose vicine (stomatite, blefarocongiuntivite, ecc.). Anche la dermatite vacciniforme di Hallopeau o erpete vacciniforme di Fournier non è probabilmente che una varietà d'impetigine. L'impetigine guarisce rapidamente con la cura locale che in un primo tempo con impacchi umidi emollienti deve rimuovere le croste e dopo, con l'applicazione d'una pomata antisettica (per es., quella all'ossido giallo di mercurio, con resorcina e acido salicilico), uccidere i germi patogeni.