Popolo d'Italia, Il
Quotidiano politico fondato il 15 sett. 1914 da B. Mussolini, che lo diresse fino alla marcia su Roma. Dalle posizioni dell’interventismo rivoluzionario (fu sostenuto da industriali interessati allo sforzo bellico), il giornale seguì l’evoluzione politica del suo direttore. Dopo la presa del potere da parte dei fascisti, sempre ispirato da Mussolini, fu diretto dal fratello di lui, Arnaldo, e alla sua morte, nel 1931, da suo figlio Vito. Generalmente considerato organo ufficioso del Partito nazionale fascista e del governo, ebbe supplementi mensili quali La rivista illustrata del Popolo d’Italia e Gerarchia, quest’ultimo diretto dallo stesso B. Mussolini, poi con Arnaldo Mussolini, e con Margherita Sargatti e Vito Mussolini. Cessò le pubblicazioni con la caduta del fascismo, il 25 luglio 1943.