Medico (Carpi 1460 circa - Ferrara 1530 circa), noto anche come Iacopo da Carpi; educato nelle discipline umanistiche da Aldo Manuzio, si addottorò in medicina a Bologna nel 1489; fu lettore di chirurgia nello studio di Bologna (1502-27), fondando il suo insegnamento sulla pratica anatomica diretta, e medico di fama ricercato dalle maggiori personalità dell'epoca. Per primo descrisse, tra l'altro, l'appendice e il timo, e impiegò su larga scala il mercurio nella cura della sifilide. Ha lasciato un classico Tractatus de fractura calvae, sive cranei (1518), un commentario all'Anathomia di Mondino (1551) e le Isagoge breves ... in anatomiam humani corporis (1522), la sua opera più famosa, in cui si occupò in particolare dell'anatomia del cuore.