MÜNSTERBERG, Hugo
Pensatore, nato a Danzica il 1° luglio 1863, morto a Cambridge nel Massachusetts il 16 dicembre 1916. Libero docente all'università di Friburgo in B., divenne nel 1892 professore ordinario di psicologia e direttore del laboratorio di psicologia sperimentale nella Harvard University (Cambridge, Mass.). Dopo aver tenuto, tra il 1910 e il 1911, lezioni all'università di Berlino, si adoperò, nei primi anni della guerra mondiale, per accostare politicamente l'America alla Germania.
Tra i suoi scritti filosofici i principali sono i seguenti: Grundzüge der Psychologie (voll. 2, Lipsia 1900-1918: il secondo volume, postumo, reca una prefazione di M. Dessoir); Philosophie der Werte (Lipsia 1908; 2ªed., 1921); Psychologie und Wirtschaftsleben (ivi 1912; 5ª ed., 1922); Grundzüge der Psychotechnik (ivi 1914; 2ª ed., 1920). Il sistema filosofico del M., che si trova esposto propriamente nelle prime due, è, secondo la definizione datane dal suo stesso autore, una "sintesi dell'idealismo etico di Fichte con la moderna psicologia fisiologica": esso è infatti da un lato una risoluzione di tutta la realtà nella soggettiva esperienza sensibile, e dall'altro una dottrina dei valori vigenti nel mondo dell'umana volontà. Grande peso ebbero i metodi psicologici del M. per le indagini scientifiche circa il lavoro industriale (v. su ciò anche Psychology and industrial efficiency, Boston 1913).
Tra gli scritti di carattere politico, emergono Die Amerikaner (voll. 2, Berlino 1904); American Problems (New York 1909); The war and America (New York 1914).
Bibl.: J. H. Wigmore, M. and the Psychology of Evidence, Illinois 1909; F. Wunderlich, H. M.s Bedeutung f. d. Nationalökonomie, Jena 1920.