STEED, Henry Wickham
Giornalista inglese, nato il 10 ottobre 1871 a Long Melford (Suffolk). Corrispondente del Times prima a Berlino e poi a Roma, fu ammesso nell'intimità di molti uomini politici italiani, fra cui Sidney Sonnino. Trasferito a Vienna nel 1902, si dedicò allo studio dei problemi dell'Europa centrale e balcanica, e contrasse legami intimi con i capi delle varie agitazioni nazionalistiche della duplice monarchia, specialmente di quelle iugoslave e cèche. Nel 1914 venne a Londra per dirigere la politica estera del suo giornale. Durante la guerra mondiale fu addetto all'ufficio per la propaganda nei paesi nemici diretta da lord Northcliffe proprietario del Times. Prese parte al congresso di Roma della primavera del 1918 per le nazionalità oppresse dall'Austria-Ungheria e si adoperò per assicurare grandi promesse a loro favore dai governi alleati. Nel febbraio del 1919 fu nominato direttore del Times e mostrò grande attività alla conferenza della pace, dove svolse un'accanita propaganda a favore delle rivendicazioni iugoslave. Nel 1922 fu licenziato dalla direzione del Times, e dal 1923 al 1930 fu proprietario e direttore della Review of Reviews, che divenne nelle sue mani un organo di propaganda iugoslava e cecoslovacca, e il portavoce degli antifascisti nei riguardi dell'Italia. Oggi non svolge che scarsa attività giornalistica. È autore di uno studio importante sull'impero austro-ungarico, The Habsburg Monarchy (Londra 1913), e di due volumi di memorie Through Thirty Years (Londra 1924), che contengono materiale interessante, ma non sempre di attendibilità indiscussa.