ARLINGTON, Henry Bennet
Primo conte di tal nome, statista inglese, nato nel 1618 a Little Saxam, nel Suffolk, educato alla scuola di Westminster e quindi a Oxford, ove acquistò una certa fama di dottrina umanistica. Parteggiò ardentemente per il re Carlo I Stuart durante la guerra civile, e in una scaramuccia fu ferito alla faccia, onde rimase sfigurato per tutta la vita (1644). Dopo l'esecuzione del re, emigrò in Francia e quindi in Italia, mantenendosi sempre fedelissimo alla causa degli Stuart. Avvenuta la restaurazione, ritornò a Londra, e venne subito accolto come primo favorito del re (1661). Le incombenze di tale carica consistevano soprattutto nel trovare delle amanti al re; e in tale ufficio sembra che A. si sia segnalato. Nel 1662 è nominato segretario di stato e l'anno seguente barone, nonostante l'opposizione del ministro Clarendon. Da allora lord Arlington comincia ad occuparsi di politica estera, e diviene uno dei maggiori intriganti nell'agitata corte di Carlo II. Caduto il ministro Clarendon nel 1667, Arlington è uno dei cinque uomini politici ai quali il re affida il governo del paese. Ma la sua azione politica comincia a rivelarsi bassa, corrotta, diretta da motivi puramente personali. Avendo contribuito a stipulare un'alleanza con l'Olanda e la Svezia, poco dopo, d'accordo col re, negozia con la Francia un trattato segreto inteso ad aggredire l'Olanda. Tale trattato, che rimase per il momento ignoto a tutti e si chiamò trattato di Dover (1670), fu lautamente pagato da Luigi XIV al re Carlo e ai suoi negoziatori. A. finse di rifiutare il compenso francese, che venne tuttavia accettato da sua moglie, nella cifra di diecimila corone.
Nel 1672 A. viene insignito dell'ordine della Giarrettiera ed è nominato conte; ma i giorni del suo prestigio sono oramai contati. Per interesse personale si accorda con il partito olandese, e svela il trattato di Dover ai ministri Osborne e Shaftesbury. Ma nel 1674 A. è messo sotto inchiesta a causa dei suoi innumerevoli intrighi: tenta ancora di riacquistare popolarità, brigando ora con i cattolici, ora con i protestanti olandesi, ma invano. Muore il 18 luglio 1685.
Bibl.: V. Barbour, Henry Bennet, Earl of Arlington, Washington 1914.