Bauchau, Henry
Scrittore belga di lingua francese, nato a Malines il 22 gennaio 1913. Laureatosi in giurisprudenza, dopo aver preso parte nel 1944 alla Resistenza, dal 1946 si è trasferito a Parigi, ove ha dato vita, senza successo, a una casa editrice. Si è sottoposto in seguito a psicanalisi e ha iniziato a comporre versi. Negli anni Cinquanta, periodo in cui ha fondato un collegio internazionale femminile a Gstaad, che ha diretto fino al 1975, si approfondisce ulteriormente la sua vocazione letteraria, anche in direzione della narrativa e della drammaturgia. Nel 1965 ha ripreso l'analisi e ha frequentato i seminari di J. Lacan; dal 1976 si è stabilito definitivamente a Parigi dove, accanto all'attività di scrittore, esercita la professione di psicanalista. Nel 1990 è stato eletto membro dell'Académie Royale de Belgique. Nel 1997 gli è stato assegnato in Belgio il premio Rossel.
Ha esordito con la raccolta poetica Géologie (1958), per la quale ha ottenuto il premio Max Jacob. Fortunato è stato anche il suo esordio come drammaturgo con Gengis Kan (1960; trad. it. 1995), messo immediatamente in scena a Parigi da A. Mnouchkine. L'impegno nella narrativa risale al romanzo biografico La déchirure (1966). Ai numerosi libri di versi (L'escalier bleu, 1964; La Chine intérieure, 1975; il poema La sourde oreille ou le rêve de Freud, 1981; Poésie 1950-1986, 1986; Heureux les déliants. Poèmes 1950-1995, 1995), si sono costantemente alternati testi teatrali, a carattere essenzialmente epico (La machination, 1969; L'arbre fou. Théâtre-récits-poèmes du cycle d'Œdipe et d'Antigone, 1995), e romanzi o racconti, sorretti da una scrittura di classica trasparenza e purezza: Le régiment noir (1972; trad. it. 1997) sulla guerra di Secessione americana; Œdipe sur la route (1990; trad. it. 1993); Diotime et les lions (1991; trad. it. 1993); Il ragazzo di Salamina (raccolta di quattro racconti in ed. it., 1994); Antigone (1997).
Affrancata da ogni concezione metafisica della letteratura, la poetica che informa l'intera opera di B. delega alla parola il potere di dare senso al mondo e il compito di ritrovare le misure di un'armonia cosmica. Illuminante sulle sue posizioni teoriche è L'écriture et la circonstance (1988), che raccoglie quattro importanti seminari tenuti all'Université Catholique di Louvain-la-Neuve. Tra le altre opere, una biografia di Mao, Essai sur la vie de Mao Zedong (1982), Jours après jour. Journal 1983-1989 (1992) e i racconti Soleils levants sur la Vienne (apparsi nel volume Étés, pubblicato con W. Lambersy, 1997).
bibliografia
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G. Michaux, Et c'était la parole qui avait été blessée jadis, in Études de littérature française de Belgique offertes à J. Hanse pour son 75e anniversaire, éd. M. Otten, R. Beyen, P. Yerles, Bruxelles 1978.
J. Tordeur, Henry Bauchau: une mémoire de l'inconscient, in La revue générale, 1986, pp. 19-27.
J. Florence, Œdipe et Antigone entre Thèbes et Colone, in Études freudiennes, 1990, pp. 214-17.
M. Quaghebeur, Henry Bauchau, in Lettres belges entre absence et magie, Bruxelles 1990.
M. Watthée-Delmotte, Henry Bauchau: des temps sombres à l'âge radieux, in Sources, 1992.
Henry Bauchau. Un écrivain, une oeuvre, iii Seminario internazionale: Noci, 8-10 novembre 1991, a cura di A. Soncini Fratta, Bologna 1993.
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A. Marchetti, "Adhaesit pavimento anima mea", in In forma di parole, 1996, pp. 196-226; J. Roze, Chant d'ailleurs, in Le Monde des livres, 28 nov. 1997.