al-BANNĀ, Hasan
Esponente del movimento di risveglio spirituale musulmano in Egitto, nato a Mahmūdiyyah (el-Beheirah) nel 1908. Insegnante di lingua araba e religione (dal 1927) in una scuola elementare di Ismā‛īliyyah, si fece promotore di un movimento mirante a combattere la dilagante ignoranza in materia religiosa, alla quale egli imputò il decadimento sociale e morale degli Egiziani. Coadiuvato da un ristretto gruppo di persone, prese a insegnare nelle moschee, nelle scuole, nei pubblici ritrovi della città e dei villaggi vicini. Per rendere più efficiente la sua azione, fondò alla fine del 1928 l'associazione dei Fratelli Musulmani (alikhwān al-muslimün), che aveva appunto lo scopo di far rivivere il rispetto verso i principî islamici in ogni campo della vita pubblica e privata. A parte alcuni interventi marginali, l'associazione non si interessò di questioni politiche fino al periodo successivo alla seconda guerra mondiale. Ma nel disordine di tale epoca essa andò acquistando importanza sempre crescente, non tanto per il suo ideale politico (creazione di uno stato nel quale fossero applicati i principî dell'Islam), quanto per la sua perfetta organizzazione e per l'acceso nazionalismo da cui era animata. Considerato pericoloso agitatore, Hasan al-Bannā fu ucciso il 12 febbraio 1949, sembra da emissarî del governo.
Bibl.: Una esauriente bibliografia delle opere di Hasan al-Bannā e degli scritti su di lui è in Y.S. Dagher, Masadir ad-dirāsah al-adabiyyah, II, Beirut 1956, pp. 209-212.