HARAKIRI (giapp.; da hara "ventre", e kiri "l'atto del tagliare")
Suicidio in uso nel vecchio Giappone, consistente nello squarciarsi il ventre con la propria sciabola. Era di due specie: obbligatorio e volontario. Il primo, dal XVI sec., privilegio della classe militare, era una concessone che il governo faceva ai samurai condannati alla pena capitale, invece di consegnarli al boia. L'altro costituiva un mezzo efficacissimo per dimostrare la propria buona fede, per destare la coscienza del proprio signore, per protestare, quando altre forme fallissero, contro la sua riprovevole condotta o una sua ingiustizia, o anche per dare una manifestazione eloquente di cordoglio personale per la sua morte.
B.H. Chamberlain opina che questo costume, non originario del Giappone, si sia sviluppato nel Medioevo nella classe dei guerrieri, forse per il desiderio di evitar l'onta di cader vivi nelle mani del nemico.
Bibl.: B.H. Chamberlain, Things Japanese, 4a ed., Londra 1902.