FRIES, Hans
Pittore, nato a Friburgo circa il 1465, morto probabilmente a Berna nel 1518. Studiò a Berna presso Enrico Bichler, poi sembra essersi trasferito a Basilea, dove il suo nome figura in documenti del 1487 e del 1497. Fra il 1501-1509 era pittore della città di Friburgo e membro del consiglio fino al 1509; dopo il 1511 si stabilì a Berna. Del primo suo grande lavoro - un Giudizio Universale eseguito per la sala del consiglio di Friburgo - rimangono due sportelli nella galleria di Schleissheim, che mostrano una forte influenza della pala d'altare di Rogier van der Weyden a Beaune, palese anche in suoi lavori posteriori. A Basilea subì l'influenza dello Schongauer e anche quella del Dürer, che allora vi lavorava. Il F. le fuse in uno stile personale, accentuando e approfondendo sin quasi all'esagerazione l'espressione del volto delle sue figure. È il primo interprete del paesaggio nativo, che dipinse con senso vivacemente realistico, come nell'altare di S. Antonio (1508). Altri suoi lavori principali sono: l'altare di Maria del 1512 (Musei di Basilea, Norimberga, Amburgo), l'altare con scene della vita di S. Giovanni Battista per i Johanniter (Sangiovanniti) di Friburgo nel 1514 (Basilea), il ritratto del beato Niklaus von der Flüe (una copia a Friburgo). Il F. è, come il suo contemporaneo Hans Holbein il Vecchio, un maestro di transizione, e va considerato come uno dei migliori pittori svizzeri, anche per il suo colorito e per il sapiente uso dei valori spaziali e prospettici. Al pari di Corrado Witz, congiunge l'arte tedesca e l'arte italiana.
Bibl.: B. Händcke, Die schweiz. Malerei d. XVI, Jahrh., Aarau 1893, pp. 108-128; F. F. Leitschuh, in Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, XII, Lipsia 1916 (con bibl.); P. Ganz, Malerei d. Frührenaiss. in d. Schweitz, Zurigo 1924, pp. 138-144; A. Kelterborn-Hämmerli, Die Kunst d. H. F., Strasburgo 1927.