al-As'ad, Hafiz
Politico siriano (Latakia 1928-Damasco 2000). Di famiglia alawita, militare di carriera nell’aviazione, aderì al partito Ba‛th, ascendendone rapidamente ai vertici. Comandante in capo dell’esercito nel 1965, partecipò al colpo di Stato (1966) che portò al potere un regime ba‛thista filosocialista. In conflitto con il governo di al-Atasi, dopo la sconfitta nella guerra arabo-israeliana del 1967 e la crisi del Settembre nero (1970), A. attuò un nuovo colpo di Stato interno al partito, divenendo nel 1971 presidente della Repubblica, carica che tenne fino alla morte. Impegnato, con il sostegno dell’URSS, in una politica di rafforzamento del ruolo della Siria in Medio Oriente, A. partecipò alla guerra arabo-israeliana del 1973, dove fu sconfitto, e alla guerra civile in Libano (1976-89), dove contrastò la presenza dell’OLP, imponendo, con gli accordi di Taif, la propria tutela di fatto alla vita politica libanese. L’indiscutibile tratto dittatoriale di A. si rivelò soprattutto nella brutale repressione dell’opposizione sunnita, culminata nel massacro di Hamah (1982), mentre il suo pragmatismo politico lo condusse al sostegno della coalizione antirachena nella prima guerra del Golfo (1990).