Musicista (Chimay fine del sec. 14º - Cambrai 1474). Cantore a Cambrai sotto la guida di N. Gremonet e di R. Loqueville, sembra sia vissuto poi, fino al 1420 circa, a Parigi; dal 1428 al 1437 a Roma nella cappella pontificia (tranne due anni alla corte di Toscana, quale maestro di cappella), poi a Parigi, dove ottenne il baccalaureato in diritto canonico. Dal 1442 al 1449 fu a Roma presso Felice V papa; passò gli ultimi anni canonico a Cambrai. Nelle sue numerose composizioni (oltre 150 tra sacre e profane, in mss. a Roma, Bologna, Trento, ecc., pubblicate da G. De Van e H. Besseler nel Corpus mensurabilis musicae, Roma 1947-51), il D. apre, e insieme corona, la prima grande fioritura dell'arte franco-fiamminga. La sua musica è naturalmente in scrittura polifonica, non troppo intricata, anzi chiarissima e di venusta melodia. Un poco rigido nella musica sacra, il suo discorso musicale si scioglie in maggiore agilità nelle composizioni profane.