Strazza, Guido
Strazza, Guido. – Pittore e incisore (n. Santa Fiora 1922). Ha iniziato a dipingere giovanissimo, parallelamente agli studi in ingegneria, dopo aver incontrato F.T. Marinetti, che nel 1942 lo ha invitato a partecipare alle mostre di aeropittura a Palazzo Braschi a Roma e alla Biennale di Venezia. Un lungo soggiorno in Sudamerica (1948-54) lo ha portato a lavorare ed esporre in Cile, Brasile (Biennale di San Paolo 1951, 1953) e Perù (con Agrupaciòn Espacio partecipa al progetto di ricostruzione della città di El Callao distrutta dal terremoto). Rientrato in Italia, ha partecipato alle tendenze informali, cominciando a elaborare su superfici chiare, opalescenti, sottili tracce grafiche vicine alle soluzioni di A. Gorky (serie dei Racconti segnici, 1954-57, delle Metamorfosi, 1959-60). A Roma, presso la Calcografia nazionale, ha sperimentato (1964) le tecniche dell'incisione esponendo il lavoro nel 1967 e organizzando (1974-77) una didattica sviluppata come ricerca di gruppo sul segno i cui risultati sono stati pubblicati in Il gesto e il segno (1979). Autore, nel 1983, di quattro vetrate e della Via Crucis, per la chiesa dei SS. Gioacchino e Anna a Roma, con le serie Segni di Roma (1979-83) e Partiture (1990) S. è progressivamente tornato a utilizzare il colore quale elemento espressivo dominante. Ha insegnato incisione all'Accademia dell'Aquila e dal 1976 all'Accademia di belle arti di Roma, di cui è stato direttore (1985-88). È membro dell’Accademia nazionale di San Luca dal 1997, consigliere accademico dal 2005 ed è stato nominato presidente per il biennio 2011-12. Le sue opere sono state esposte in numerose personali e collettive tra cui, recentemente, la mostra Novecento alle Scuderie del Quirinale a Roma (2001). Numerosi anche i riconoscimenti ricevuti durante la carriera, tra i quali il premio Cultori di Roma (2002) e i premi A. Feltrinelli dell’Accademia dei Lincei per la grafica (1988) e l’incisione (2003).