FERRO, Guido
Nacque ad Este (Padova) l'11 nov. 1898 da Ottone e da Maria Negri. Conseguita nel 1920 a Padova la laurea in ingegneria civile idraulica, nel 1927 ottenne la libera docenza in costruzioni marittime e venne subito chiamato a coprire per incarico la cattedra della stessa materia presso l'università di Padova. Dopo aver vinto il concorso a cattedra nel 1935, fu preside della facoltà d'ingegneria dal 1947 al 1948 e successivamente rettore dell'ateneo padovano dal 1949 al 1968.
Come rettore, promosse la costruzione del nuovo policlinico, della nuova sede della facoltà di agraria e dei nuovi istituti di chimica organica, di elettrotecnica e di elettronica, l'acquisizione del palazzo demaniale del Capitaniato ed il suo adattamento a sede della facoltà di magistero, la creazione delle nuove sedi della facoltà di scienze politiche e degli istituti di geografia e di lingue, la realizzazione a Legnaro dei campi sperimentali e del laboratorio, completo di apparecchiature, dell'acceleratore di ioni, l'istituzione dei collegi universitari Morgagni ed Ederle, e, infine, la realizzazione della "casa della studentessa".
Ad un primo gruppo di lavori sulle costruzioni idrauliche appartiene l'opera Su alcuni recenti tipi di sfioratori a sifone (sifoni autolivellatori), in Annali d. lavori pubblici, LXII (1924), 4, pp. 293-308, in cui sono studiati, per la prima volta in Italia, i dispositivi superficiali di scarico, sia dal punto di vista idraulico, sia da quello costruttivo.
Come è noto agli studiosi di idraulica, negli impianti idroelettrici ad alta caduta deve essere installato un pozzo piezometrico tra la galleria di derivazione e la condotta forzata per diminuire le sovrapressioni dovute ai colpi d'ariete in quest'ultima tubazione ed annullarle nella galleria di derivazione. Nei suoi lavori Sui criteri di calcolo delle camere di oscillazione (pozzi piezometrici) per impianti idroelettrici, in Il Monitore tecnico, XXX (1924), 19, pp. 221-226; 22, pp. 261-264, e Alcuni tipi particolari di camere di oscillazione per impianti idroelettrici (differenziali, multiple, ecc.), in L'Energia elettrica, II (1925), 3, pp. 231-245, illustrò le varie trattazioni matematiche relative al calcolo dell'altezza necessaria e della capacità indispensabile del pozzo. La trattazione comprendeva anche il calcolo per differenze finite dei pozzi multipli, soluzioni grafiche, considerazioni sui calcoli confortate anche da esperienze su modelli, proporzionamento dei pozzi in serie. La memoria Considerazioni sulle formule per il calcolo della portata massima dei colatori di bonifica (ibid., XI [1934], 4, pp. 271-276) è di particolare interesse per la valutazione della portata specifica massima che un bacino scolante convoglia nel canale di scolo (emissario, fogna, ecc.).
Un particolare impiego di elaborazioni idrologiche è illustrato nella memoria Linee isoudometriche della regione padana e veneta, in Il Monitore tecnico, XI, (1934), 6, pp. 229-235, ricerca che fu svolta dal F. in base alle osservazioni pluviometriche di numerose stazioni idrografiche della regione padana.
Una panoramica completa e critica sulle opere di difesa idraulica è contenuta nella memoria Di alcune recenti difese del litorale veneto, in Tecnica italiana, I (1936), 5, pp. 133-144, in cui il F. richiama sinteticamente alcune notizie storiche sulla formazione del litorale veneto, dal delta padano alla foce dell'Isonzo.
Il problema della sopravvivenza e dell'attualità economica di Venezia fu affrontato dal F. in vari scritti, tra cui si ricordano Modello della laguna veneta per ricerche sperimentali, in Atti d. Ist. veneto di sc., lett. ed arti, cl. sc. matem. e nat., CIII (1943-44), pp. 321-325; Porto Marghera: ieri, oggi e domani, in Atti d. Convegno per il retroterra veneziano, Venezia 1956, pp. 97-104; Problemi idraulici lagunari, in Atti d. Convegno per la conservazione e difesa della laguna e d. città di Venezia, Venezia 1960, pp. 121-127.
Il F. studiò sperimentalmente, nei laboratori della facoltà d'ingegneria di Padova, il moto di materiali incoerenti per effetto di onde stazionarie, problema questo di importanza fondamentale per la salvaguardia e la protezione dei litorali. A tale settore di ricerca appartiene la memoria Contributo sperimentale allo studio del frangimento di onde propagantisi in massa liquida di profondità decrescente, in Atti d. Ist. ven. di sc., lett. ed arti, cl. sc.matem. e nat., XCIX (1939-40), 2, pp. 27-52, che costituisce una delle prime ricerche sperimentali eseguite in laboratorio sul fenomento del frangimento ondoso.
Del 1953 è la memoria Nouvelles conceptions sur les digues à parois verticales et sur les ouvrages en talus servant pour la protection des ports et pour la protection des rivages (estratto del 18th Intern. Congress. of navigation, Roma 1953), in cui sono esposte alcune regole fondamentali per la progettazione e costruzione delle opere di difesa e vengono, in particolare, sottolineate le possibilità offerte dalle prove su modelli idraulici.
Dell'interesse del F. per le ricerche e le indagini fisiche dei terreni in relazione alla stabilità delle costruzioni è testimonianza la costituzione, da lui patrocinata, del Centro geotecnico veneto nel 1950. Tra le numerose prove su modello eseguite nei laboratori dell'istituto universitario diretto dal F. si ricordano le prove su modello per lo studio della disposizione planimetrica delle opere esterne di difesa dei porti di Bari, Napoli e Oristano e quelle per lo studio della stabilità di opere di difesa a Civitavecchia, Augusta e nel delta padano.
Nel campo geotecnico, fra le moltissime prove ed indagini geotecniche eseguite, sono degne di citazione quelle relative alle arginature del Po, ad opere di accosto nei porti di La Spezia, Augusta, Venezia e Trieste, al canale di navigazione Padova-Venezia, ad opere di difesa dal mare, di bonifica ed irrigazione nel delta padano, ad opere di fondazione di edifici industriali e civili del Veneto e dell'Emilia, ed infine quelle concernenti l'aeroporto Marco Polo di Venezia e numerose autostrade.
Tra gli scritti del F. sono infine da ricordare Navigazione interna, Padova 1927; Costruzioni marittime, I-II,ibid. 1948-57; Sulle necessità di provvedimenti per una migliore sistemazione idraulica in alcune zone dell'alta Padovana in riflesso alle esigenze dell'agricoltura, Armonizzazione fabbisogni industriali ed agricoli con fabbisogni idropotabili per il Veneto, Venezia 1968.
Morì a Padova il 14 febbr. 1976.
Bibl.: Notizie e documentazione fornite dal figlio del F. prof. Ottone Ferro; sui modelli idraulici si potrà utilmente consultare Seminario su "Modelli dei fenomeni idraulico fluviali" (Bologna, 17-18 giugno 1986), Bologna 1986; sulla conservazione e difesa della laguna: Atti della giornata di studio "A vent'anni dall'evento di marea del novembre 1966" (Venezia, 3 nov. 1986), Venezia 1987; Rapporti e studi della Commissione di studio dei provvedimenti per la conservazione e difesa della laguna e della città di Venezia, X,Venezia 1987 (nel volume sono contenuti studi di geomorfologia, subsidenza, correnti di marea, litorali, archeologia ed edilizia).