GROENLANDIA (XVII, p. 978; App. II, 1, p. 1094)
La colonia danese della G., dopo essere entrata bruscamente nel circuito degli interessi strategici e delle rotte aeree internazionali durante la seconda guerra mondiale, conservò e accrebbe la sua importanza per la difesa avanzata del continente nordamericano e quale base per le rotte aeree civili settentrionali, in seguito allo scoppio della guerra fredda. Nell'immediato dopoguerra si parlò anche di vendita della G. agli Stati Uniti. Ma la Danimarca, pur accettando la protezione militare nordamericana della G. e l'installazione di basi nordamericane nel suo territorio con il trattato del 1951, rianimò il proprio interesse politico ed economico per la lontana dipendenza.
Esplorazioni. - La conoscenza della G. ha fatto grandi progressi nell'ultimo quarto di secolo, nonostante l'avvenuta scomparsa del suo maggior esploratore, K. Rasmussen (1933), e l'interruzione dovuta alla guerra mondiale durante la quale l'isola ospitò posti di osservazione; di essi alcuni seguitarono a funzionare anche per qualche tempo dopo la fine delle operazioni belliche.
Nel 1952 una spedizione francese si installò nella stazione di Eismitte di A. Wegener e una stazione britannica (Northice) fu costituita nella Terra della Regina Luisa a 78° 7′ lat. N. I Francesi sono stati negli ultimi anni i più attivi, specialmente per opera della istituzione "Expéditions polaires françaises", animatore P.E. Victor che dal 1950 ha compiuto, con l'assistenza di collaboratori specializzati, osservazioni e misure glaciologiche, naturalistiche ed anche etnologiche sull'ambiente eschimese. La spedizione britannica ha operato dal 1952 al 1954 nella G. di NE eseguendo rilievi topografici e glaciologici sulla ghiaccia continentale e sul comportamento dei ghiacciai periferici. Anche le osservazioni sistematiche nel campo meteorologico hanno dato notevoli risultati modificando anzi ipotesi prima comunemente accettate, come quella dell'esistenza di un anticiclone permanente nel cuore della Groenlandia.
La stazione di Thule, a 76° 35 lat. N, dove gli S.U.A. costituirono durante il secondo conflitto mondiale una base aerea con stazione meteorologica e radio, è divenuta centro di irradiazione di ricognizioni e studî in tutta la regione circostante. Più a nord, a circa 83° N lat. sulla Terra di Peary, vi è l'aeroscalo di Bronlund Fjord con installazioni permanenti.
Durante la guerra fu fondato anche l'Istituto Artico Nordamericano per accordo fra S.U.A. e Canada; esso eseguisce rilievi aerofotografici, studî geologici, glaciologici, biologici ed anche ricerche archeologiche ed etnologiche. In quest'ultimo campo sono sempre attivissimi i Danesi: i risultati sono in massima parte esposti nell'autorevole periodico Meddelesler om Grønland.
Governo e popolazione. - Fino al 1953 la G. era amministrata da un dipartimento del governo centrale danese. Il 5 giugno di quell'anno, in virtù della nuova costituzione, l'isola venne a costituire una contea danese rappresentata da due deputati al Parlamento danese. Essa è divisa in tre distretti. La popolazione al 31 dic. 1955 era di 27.101 ab. (dei quali 1867 Europei) e così suddivisa: distretto occidentale 24.660 ab., distretto orientale 1986 ab., distretto settentrionale (Thule) 455 ab. Centri principali: Godhavn circa 750 ab., Godthaab 2.400, Angmassalik 1350, Thule 370.
Economia. - La caccia e la pesca sono tuttora le occupazioni principali degli abitanti. Ma nell'attività peschereccia sono intervenuti mutamenti di grande rilievo, in conseguenza del fatto che le temperature in tutta l'Artide si vanno da alcuni decennî lentissimamente ma continuativamente rialzando e il fenomeno si avverte in misura notevole sulle coste occidentali della G. più libere dai ghiacci che per il passato: nelle acque intiepidite risalgono da sud pesci di notevole importanza per l'economia umana e soprattutto il merluzzo, del quale si pescano ora ogni anno 25-30.000 t (31.500 nel 1957), mentre gli animali prettamente polari si ritirano verso nord. La G. conta ora almeno 2200 pescatori di professione. Vi è anche qualche maggior possibilità per l'allevamento ovino (20-21.000 capi), per quanto le aree pascolive siano limitatissime.
Il sottosuolo dà criolite (miniere di Ivigtut), largamente esportata. Nel 1948 furono scoperti depositi di piombo e zinco a Mestersvig nella G. orientale; nel 1956 se ne è iniziato lo sfruttamento a cura della "Nordisk Minerelskab A/S". Il carbon fossile si trova in più d'una località, ma è di scarso potere calorifico. La G. è collegata alla Danimarca da regolari servizî di navigazione durante la stagione estiva e da servizî aerei permanenti. Essa è poi sorvolata da alcune rotte polari, principale la rotta Europa-Giappone. Aeroporti internazionali a Thule ed a Sondrestrom
Bibl.: V. Stefansson, Greenland, New York 1942; J. Teal, Europe's Northernmost frontier, in Foreign affairs, 1951, n. 1, pp. 263 ss.; id., Greenland and the world around, in Foreign affairs; 1952, n. 1, pp. 128 ss.; G. Williamson, Changing Greenland; Londra 1953; P. E. Uzen, Greenland, in Geogr. of Northlands, New York 1955, Greenland today, in The world today, 1957, n. 4, pp. 174 ss.