Groenlandia
Isola posta fra l’Arcipelago artico canadese e l’Islanda. Venne scoperta nel 900 d.C. ca. da coloni norvegesi d’Islanda e il vichingo Erik il Rosso vi si insediò fra il 982 e il 984, battezzandola Grønland («terra verde»); altri insediamenti seguirono lungo la costa sudorientale, dove l’isola risultava meglio accessibile. Verso il 1000 vi fu introdotto il cristianesimo. Nel 13° sec. i coloni, islandesi e norvegesi, erano tra 2000 e 3000 e vivevano di pesca. Ma verso la fine del 15° sec. le comunicazioni con l’Europa si fecero più rare, anche in seguito al peggioramento delle condizioni climatiche, e i coloni in parte perirono e in parte si fusero con gli indigeni inuit. Dal 16° sec. fu nuovamente meta di navigatori (Gaspar de Corte-Real, M. Frobisher, J. Davis e W. Baffin) che andavano alla ricerca del passaggio a Nord-Ovest. Anche danesi e norvegesi navigarono verso l’isola. Nel 1721 H. Egede, norvegese, con l’aiuto del re danese Federico IV, si insediò sulla costa occidentale, e nel corso del 18° sec. missionari, commercianti, agenti governativi estesero l’occupazione. Divenuta dunque colonia danese dal 1721, la G. è dal 1953 una contea della Danimarca, amministrata da un governatore e rappresentata in Parlamento da due deputati. Dal 1979 gode di autonomia interna, con assemblea legislativa e governo propri. Nel 2008 per referendum è stata approvata una maggiore autonomia, con la possibilità di gestire direttamente le risorse naturali, preludio alla totale indipendenza dalla Danimarca.