Vedi Grenada dell'anno: 2012 - 2013 - 2014 - 2015 - 2016
L’isola caraibica di Grenada fu colonia francese prima di essere ceduta, nel 1763, al Regno Unito. Dopo la conquista dell’indipendenza, raggiunta nel 1974, Grenada è rimasta tuttavia all’interno del Commonwealth. Il paese è uno tra gli stati più piccoli al mondo quanto a estensione territoriale e, date le sue caratteristiche geografiche, intrattiene rapporti economici soprattutto con le altre isole dell’area caraibica. Membro delle maggiori organizzazioni internazionali sin dall’anno dell’indipendenza, Grenada partecipa attivamente ai processi di integrazione regionale, in particolar modo nel quadro dell’Organizzazione degli stati dei Caraibi Orientali (Oecs) e della Comunità Caraibica (Caricom). La cooperazione con i paesi dei Caraibi Orientali si estende inoltre al settore della difesa e della sicurezza nell’ambito del Sistema di sicurezza regionale.
Sono quattro gli stati ad avere un’ambasciata a Grenada – Stati Uniti, Cina, Cuba e Venezuela – mentre il Regno Unito, essendo sottoposto alla medesima Corona, non nomina un ambasciatore ma un Alto commissario dotato di prerogative analoghe. Le relazioni diplomatiche con Pechino sono state rese possibili in virtù della contemporanea rottura delle relazioni con Taiwan, decisa dal governo grenadino nel 2004.
Essendo Grenada membro del Commonwealth, il capo di stato dell’isola coincide con il re o la regina del Regno Unito, che esercita la propria funzione tramite un governatore generale. Grenada ha un sistema parlamentare di tipo bicamerale, costituito da un Senato di 13 membri nominati dal governo e da una Camera dei rappresentanti, composta da 15 membri eletti dai cittadini ogni cinque anni. Negli anni successivi all’indipendenza il sistema politico-istituzionale di Grenada è stato caratterizzato da una profonda instabilità, manifestatasi in una serie di colpi di stato e sfociata nell’invasione statunitense del 1984, finalizzata ad evitare che, dopo Cuba, un altro stato caraibico finisse sotto il controllo di forze influenzate dall’ideologia comunista. Da allora il sistema democratico ha retto e si è verificata un’alternanza tra due partiti: il National Democratic Congress (Ndc) di centro-sinistra e il moderato New National Party (Nnp). Il governo attualmente in carica è guidato dal leader del Nnp Keith Mitchell, eletto nelle consultazioni dello scorso 19 febbraio 2013.
La crisi economica globale del 2009 ha colpito duramente due settori fondamentali dell’economia dell’isola: il turismo e l’edilizia, che hanno duramente risentito della contrazione della domanda. Ciononostante, gli aiuti forniti dal Fondo monetario internazionale (Imf) tramite la Extended Credit Facility, pari a 3,9 milioni di dollari, uniti ai 5 milioni di dollari provenienti dall’Unione Europea, hanno permesso al paese di salvaguardare la stabilità macroeconomica e ridurre le conseguenze della crisi sulla spesa sociale. Grenada è infatti l’unico stato dei Caraibi Orientali che fa parte del meccanismo Vulnerability-Flex da 500 milioni di euro, adottato nel 2009 dalla Commissione Europea per sostenere i paesi di Africa, Caraibi e Pacifico (Acp Group). Il parlamento di Grenada ha inoltre approvato una legge che permette al governo di prendere in prestito 8,5 milioni di dollari dall’Organizzazione dei paesi esportatori di petrolio (Opec), con i quali prevede di ripristinare la rete stradale del paese.
L’economia di Grenada si basa prevalentemente sui servizi, grazie alle consistenti attività finanziarie off-shore che dal 2007 al 2010 hanno incrementato del 72% l’afflusso di denaro dall’estero. Grenada è anche chiamata ‘isola delle spezie’ dal momento che è uno dei maggiori esportatori di noce moscata e macis. Esporta inoltre cacao, vaniglia, banane e prodotti ittici. Il flusso di queste esportazioni è molto diversificato, seppure si diriga principalmente verso gli altri paesi caraibici.