glomerulopatia
Affezione di tipo infiammatorio o degenerativo che coinvolge i glomeruli renali (➔ glomerulonefrite). La definizione di g. è concettualmente estensiva e include, oltre alle glomerulonefriti, una serie di alterazioni caratterizzate sotto il profilo istologico, alcune primitive (cioè presenti senza che si conosca una causa riconoscibile), altre secondarie (correlate a malattie sistemiche). Le condizioni cliniche che causano una g. secondaria sono numerose: malattie infettive, patologia autoimmune sistemica, diabete, amiloidosi, quadri di sclerosi vascolare, sindrome emolitico-uremica, ecc. Una forma del tutto particolare è la g. a lesioni minime (o minimal change disease); questa situazione di g. si manifesta entro i 6 anni di vita, ma è descritta anche nell’età adulta. Ha una patogenesi verosimilmente legata a disreattività del sistema immunitario ma risulta anche presente in alcune forme di linfoma, tra le quali il linfoma di Hodgkin. La diagnosi di certezza richiede il ricorso alla microscopia elettronica del campione bioptico che mette in evidenza la perdita delle strutture pedicellari (➔ rene). Il quadro clinico sembra giovarsi dell’impiego dei corticosteroidi, ma la decisione terapeutica ha un vero risultato curativo se viene applicata tempestivamente, prima che il tessuto renale evolva verso una forma non reversibile di glomerulosclerosi, che spesso costringe al ricorso alla dialisi.