PELLA, Giuseppe
Uomo politico, nato il 18 aprile 1902 a Valdengo (Vercelli). Esperto di problemi economici e finanziarî, consulente di varî complessi aziendali, ha partecipato a numerose conferenze economiche internazionali (OECE, GATT, ecc.). Deputato all'Assemblea costituente, eletto deputato nella I legislatura repubblicana, e nelle successive, per la Democrazia Cristiana, fu sottosegretario alle Finanze nel secondo e terzo gabinetto De Gasperi. Ministro delle Finanze nel IV gabinetto De Gasperi (maggio 1947-maggio 1948), del Tesoro nel V (maggio 1948-giugno 1950) e nel VI gabinetto De Gasperi (gennaio 1950-luglio 1951), del Bilancio nel VII gabinetto De Gasperi (luglio 1951-luglio 1953) e del Bilancio e del Tesoro nell'VIII gabinetto De Gasperi (luglio 1953-agosto 1953), fu promotore di una politica finanziaria fondata sulla difesa della lira. Avendo ricevuto il 15 agosto 1953 dal presidente Einaudi un mandato per un "governo d'affari" limitato nel tempo e nel programma, ottenne la fiducia dalle Camere presentando un governo prevalentemente tecnico.
L'atteggiamento assunto in occasione dell'aperta richiesta d'annessione della zona B da parte della Iugoslavia, ottenne al governo P. cordiali consensi delle destre; ciò venne presto a suscitare riserve e diffidenze da parte della sinistra della Democrazia Cristiana. Il 4 gennaio 1954 P. rassegnò le dimissioni. Dal novembre 1954 al novembre 1956 è stato presidente dell'Assemblea della CECA. Nel gabinetto Zoli (maggio 1957-giugno 1958) P. ritornò a responsabilità di governo come vicepresidente del Consiglio e ministro degli Esteri. Nuovamente ministro degli Esteri nel II gabinetto Segni (febbraio 1959-marzo 1960), è ritornato a reggere il ministero del Bilancio nel III gabinetto Fanfani (luglio 1960).